un uomo condannato a 60 giorni di multa e all'obbligo di seguire una formazione per la cittadinanza

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L'uomo, 27 anni, era sotto processo per aver chiamato a “bruciare vivo” il capo dell'establishment parigino, accusato all'inizio di marzo di violenze da una studentessa dopo averle chiesto di togliersi il velo.

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Pubblicato il 18/11/2024 14:51

Aggiornato il 18/11/2024 14:51

Tempo di lettura: 2 minuti

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Gli studenti camminano davanti al liceo Maurice Ravel, a Parigi, il 5 marzo 2024. (SERGE TENANI/HANS LUCAS/AFP)

Un uomo di 27 anni, processato dal tribunale penale di Parigi per aver minacciato di uccidere il preside del liceo Maurice Ravel di Parigi, è stato condannato a una pena di 60 giorni, a una multa di dieci euro ciascuno e all'obbligo di compilare un cinque Corso di formazione per la cittadinanza di una giornata, ha osservato un giornalista di franceinfo all'udienza di lunedì 18 novembre. Il preside che era stato minacciato, in particolare da quest'uomo, ora è in pensione. L'uomo condannato non avrà alcuna iscrizione nella sua fedina penale.

“Ho sentito di nuovo le sue scuse, va bene, ed è stato condannato, quindi va bene anche questo”, hanno reagito i presenti al testo della sentenza. “Ogni processo riporta tutto sul tavolo, quindi non è facile conviverci”ha aggiunto. Un altro uomo è stato infatti processato a Bourg-en-Bresse (Ain), sospettato anche lui di aver incitato alla violenza contro il preside. Un altro processo si è svolto anche a Calvados, l'imputato è stato scagionato, l'accusa ha presentato ricorso.

La sentenza, riservata, non segue le richieste della Procura che aveva chiesto un anno di reclusione con sospensione della pena e uno stage presso il Memoriale della Shoah. Quest'uomo è stato perseguito per il reato di pubblica provocazione senza effetto a commettere lesioni intenzionali alla vita.

Il preside della scuola era stato accusato di violenza da parte di una studentessa dei BTS alla quale aveva chiesto di togliersi il velo alla fine di febbraio. Successivamente ha ricevuto diverse minacce sui social network, tra cui questo messaggio del giovane oggi sotto processo per aver chiesto “bruciare vivo“Queste minacce hanno portato il preside a lasciare il suo incarico alla fine di marzo.

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