Pubblicato il 16 giugno 2024 alle 21:47 / Modificato il 16 giugno 2024 alle 21:49
È l’incubo di ogni studente. Il giorno prima di un esame importante è meglio mettere in fila le lattine di Red Bull e continuare a studiare fino alle prime ore del mattino? Oppure è meglio capitalizzare una buona notte di sonno? Chi, dopo una notte insonne, ha già sperimentato questa sensazione di vuoto interstellare di fronte ad una prova, sa una cosa: la mancanza di sonno può ridurre drasticamente la ritenzione delle informazioni.
Uno studio condotto dall’Università del Michigan e pubblicato il 12 giugno sulla rivista Natura spiega le ragioni. Condotto sui roditori, lo studio dimostra che un segnale cerebrale cruciale legato alla memoria a lungo termine si indebolisce nei ratti quando vengono privati del sonno. Brutta notizia: anche una notte di sonno ristoratore dopo una notte agitata non sembra essere sufficiente per ripristinare questo segnale.
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