Automobilismo: la Ferrari vince la 24 Ore di Le Mans, Buemi nella top 5

Automobilismo: la Ferrari vince la 24 Ore di Le Mans, Buemi nella top 5
Automobilismo: la Ferrari vince la 24 Ore di Le Mans, Buemi nella top 5
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La Ferrari vince la 24 Ore di Le Mans, Buemi nella top 5

Pubblicato oggi alle 18:07

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La Ferrari ha vinto questa domenica la 24 Ore di Le Mans per la seconda volta consecutiva, al termine di una 92esima edizione incredibilmente competitiva sul circuito della Sarthe. Non meno di nove vetture sono arrivate nello stesso giro dopo un’epica battaglia con Porsche, Toyota e Cadillac. Grazie alla sua N. 50 guidata dall’italiano Antonio Fuoco, dallo spagnolo Miguel Molina e dal danese Nicklas Nielsen, il marchio del Cavallino Rampante ha vinto a Le Mans per l’undicesima volta, la seconda consecutiva dopo la prestigiosa vittoria dello scorso anno edizione centenaria.

Completano il podio una Toyota e l’altra Ferrari, la n. 51 che trionfò nel 2023. La prima Porsche è quarta, subito davanti alla Toyota n. 8 di Sébastien Buemi (35 anni). È la prima volta dal 2017 che il pilota vodese, quattro volte vincitore della competizione (2018, 2019, 2020, 2022), finisce fuori dai primi due posti.

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Sono stati coinvolti nove svizzeri

Resta comunque lo svizzero con il punteggio più alto in campo. Il più vicino, il bernese Nico Müller (32 anni), si è classificato 12° con la Peugeot n. 93. Il ginevrino Louis Delétraz (27 anni), schierato nella categoria LMP2 con la Oreca n. 14, si è classificato 20° davanti alla n. 65. (23°) di un altro ginevrino, Mathias Beche (37 anni), la n. 24 (25°) del lucernese Fabio Scherer (25 anni) e la Porsche n. 99 (45°) di Saint-Gallois Neel Jani (40 anni).

Lo zurighese Raffaele Marciello (29 anni), il grigionese Thomas Flohr (64 anni) e il giurassiano Grégoire Saucy (24 anni) sono stati invece eliminati con la BMW M Hybrid n. 15, la Ferrari n. la McLaren n. 59.

Zinédine Zidane al calcio d’inizio

La gara, iniziata da Zinédine Zidane, ha raggiunto livelli di intensità raramente visti quest’anno: ben nove Hypercar (la categoria regina) hanno concluso la gara nel giro del vincitore, cosa che non era mai accaduta. E mai un leader è riuscito a portarsi più di una manciata di secondi di vantaggio nell’arco della 24 Ore.

All’ultimo giro, la Ferrari n. 50 allora guidata da Nielsen era sul punto di rimanere senza carburante e ha tagliato il traguardo solo con il 2% di energia disponibile, mentre la Toyota n. 7 era alle sue spalle a circa quindici secondi . “La cosa più difficile per me è stata quando mi hanno chiesto di guidare lentamente”, ha detto il danese, che ha lasciato scorrere lacrime di emozione sotto il casco mentre passava la bandiera a scacchi: “Lo stand mi ha tenuto informato (ndr: riserve auto), ma l’ultimo giro è stato lunghissimo, interminabile.”

Gara dura

La partita, che si prevedeva agguerrita tra tre dei più grandi costruttori della storia dell’endurance (Ferrari, Porsche e Toyota), ha mantenuto tutte le promesse. La Casa tedesca schierava sei vetture nella categoria regina e puntava alla ventesima vittoria nella Sarthe, che avrebbe ulteriormente migliorato il suo record assoluto di 19 successi. La Toyota, cinque vincitori consecutivi dal 2018 al 2022, non aveva digerito la sconfitta dello scorso anno e cercava vendetta. A questi “storici” si unì l’outsider americana Cadillac, mai ancora incoronata a Le Mans.

Per due turni i quattro costruttori si sono dati battaglia per la testa della corsa, a seconda delle strategie, dei rifornimenti e dei cambi di piloti o pneumatici. Mai, fino all’ultima ora, uno è riuscito veramente ad avere la meglio sugli altri.

Possono fregarsi le mani i promotori della nuova categoria regina, le Hypercar, lanciata nel 2021. I regolamenti, che si basano su un “equilibrio delle prestazioni” che consente agli organizzatori di avvicinare le vetture, vengono talvolta criticati. Ma è grazie a lui se l’endurance sta vivendo una nuova epoca d’oro, proponendo gare più competitive che mai.

Valentino Rossi tra i partecipanti

L’unico neo sono le oltre sei ore complessivamente trascorse dietro la safety car: più di un quarto della gara! La decisione della direzione di neutralizzare l’evento per più di quattro ore durante la notte, a causa della forte pioggia, potrebbe aver sorpreso – e deluso – i tifosi abituati a vedere le risse sotto la pioggia a Le Mans. Ma i piloti sembrano averlo apprezzato. “Se avessimo ripreso la gara prima, sapevamo che nel giro di due giri ci sarebbe stato un altro incidente”, ha commentato domenica mattina il pilota della Peugeot Stoffel Vandoorne.

Nelle categorie inferiori, l’Oreca n.22 del team United Autosports ha vinto nella LMP2 e la Porsche n.91 del team Manthey Ema ha vinto nella LMGT3, categoria nella quale Valentino Rossi ha gareggiato per la prima volta alla 24 Ore di Le Mans.

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La leggenda del motociclismo italiano si è dovuto ritirare nella notte, dopo che il suo compagno di squadra era uscito di pista al volante della sua BMW, allora nella top 5.

AFP/Centro Sportivo

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