Imposta di successione limitata al 5%? la proposta degli Impegnati e del SIG

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Gli Engagés e il MR propongono di ridurre le tasse di successione, una misura che sta accendendo il dibattito sul suo impatto economico in Vallonia, dove i diritti tra persone non imparentate possono raggiungere l’80%.

I partiti politici Les Engagés e MR hanno proposto una riforma radicale delle imposte di successione in Vallonia. Attualmente questi diritti possono arrivare fino all’80% tra gli stranieri, una situazione considerata ingiusta da alcuni. La nuova proposta prevede di limitare la tariffa di trasmissione al 5%, una drastica riduzione rispetto alle tariffe attuali.

Proposta sulle imposte di successione: come avverrà?

Willy Borsus, vicepresidente uscente della Vallonia (MR), spiega che questa misura”sarà attuato gradualmente, a partire dalle linee più dirette, per arrivare ad un diritto di trasmissione che sarà limitato ad una tariffa, ad esempio, del 5%“.

Giustifica questa riforma sottolineando che i tassi attuali a volte sono “completamente confiscatorio” e che il patrimonio trasmesso è spesso il risultato del lavoro delle famiglie interessate.

Come in molte altre disposizioni fiscali, vengono penalizzati i cittadini, i valloni, i francofoni” dice il liberale.

Secondo Borsus, una più rapida trasmissione della ricchezza alla generazione successiva o anche a quella successiva stimola gli investimenti, crea occupazione e genera indirettamente l’Iva, rivitalizzando così l’economia.

Per la FGTB “con una mano diamo, con l’altra prendiamo”

Ma dove prenderemo i soldi? Nelle casse ci sono 800 milioni di euro, su 20 miliardi di ricavi” afferma Jean-François Tamellini, segretario federale della FGTB Wallonne, il sindacato socialista.

Critica questa proposta, sostenendo che potrebbe comportare un aumento delle imposte indirette, come l’IVA sull’elettricità o il costo dei medicinali.

Teme che la riduzione dell’imposta di successione sarà controbilanciata da aumenti in altri settori, penalizzando così i lavoratori. “Con una mano diamo, con l’altra prendiamo. Queste saranno le tecniche già utilizzate e che verranno utilizzate ancora” lui discute.

Tamellini denuncia anche che le grandi banche belghe, che hanno realizzato profitti consistenti, non vengono tassate a sufficienza. “Ci occuperemo delle tasche dei cittadini per attuare le vostre misure che, purtroppo, non andranno da dove potevamo farlo, le 4 grandi banche belghe hanno realizzato 8 miliardi di profitti, lo 0,04% di tasse parlamentari“, lui dice.

Risposta dei membri impegnati: riforma fiscale

Vanessa Matz, deputata federale di Engagés, smentisce l’idea che questa misura sia riservata ai ricchi. Sottolinea che i grandi patrimoni spesso trovano il modo di evitare le tasse di successione.

Non capisco perché si continui a dire che si tratta di una misura di destra. Ci è stato ripetutamente detto di questa misura: ‘Posso ereditare una piccola casa, pagherò l’intera tassa. Ora, non sono molto ricco e questo metterebbe un po’ di burro negli spinaci’” spiega.

Insiste sull’importanza di una riforma fiscale globale per finanziare questa misura senza penalizzare altri settori. “Siamo stati gli unici a mettere sul tavolo una riforma fiscale complessiva che tenga l’acqua e ci permetta di finanziare le misure” sostiene il deputato.

Ritornando alle parole del presidente del suo partito, Maxime Prévot, Vanessa Matz afferma che “tutte le misure previste devono essere lette attraverso una riforma fiscale globale, che ovviamente permetta di generare denaro per poter attuare queste misure. Tutto questo è stato validato dall’Ufficio di Pianificazione al momento della presentazione del nostro programma“.

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