Il Consiglio della Comunità Marocchina all’Estero (CCME) ha accolto con favore il discorso rivolto, mercoledì, alla Nazione dal Re Mohammed VI, in occasione del 49esimo anniversario della Marcia Verde, esprimendo la sua piena disponibilità a contribuire all’attuazione dell’Alto impegno reale linee guida in esso contenute.
In un comunicato stampa, la CCME ha precisato di aver seguito con grande interesse il discorso reale, in cui il Sovrano ha affermato che la fase che attraversa la causa dell’integrità territoriale del Regno richiede la mobilitazione permanente di tutti, accogliendo con grande soddisfazione che il Re ha elogiato il patriottismo dei marocchini che vivono all’estero, così come il loro impegno nel difendere i simboli sacri della Nazione e nel contribuire allo sviluppo del loro Paese.
Il Consiglio ha elogiato, in questo senso, la decisione reale di attuare una nuova trasformazione nel modo di gestire gli affari della comunità marocchina all’estero, al fine di rafforzare il legame tra questo segmento della popolazione e la madrepatria, attraverso la ristrutturazione delle istituzioni interessate, in modo da evitare la sovrapposizione delle rispettive responsabilità e la dispersione dei soggetti interessati e al fine di garantire il loro adattamento alle nuove esigenze di questa comunità.
In questo contesto, la CCME ha espresso la sua grande stima per la direzione del Re “al governo di procedere alla ristrutturazione di questo quadro istituzionale attorno a due entità chiave (…), la prima è il Consiglio della Comunità Marocchina all’Estero che, in quanto istituzione costituzionale autonoma, che deve assumere pienamente il suo ruolo di quadro riflessione e forza propositiva e riflettono la rappresentatività delle diverse componenti di questa comunità”, oltre all’appello del Sovrano ad accelerare l’adozione della nuova legge relativa al Consiglio, in vista del suo insediamento al più presto, in conformità con l’articolo 163 della Costituzione.
Il Consiglio accoglie inoltre con favore la creazione di “la Fondazione Mohammedia per i marocchini che vivono all’estero”, che diventerà il braccio operativo delle politiche pubbliche in questo settore, e che avrà il compito di aggregare le responsabilità attualmente disperse tra una moltitudine di attori, di coordinare lo sviluppo e l’attuazione della Strategia Nazionale dedicata ai marocchini residenti all’estero.
Inoltre, questa nuova struttura garantirà la gestione dell’ “Meccanismo nazionale per mobilitare le competenze dei marocchini che vivono all’estero”, elencato in cima alle missioni assegnate alla Fondazione, con l’obiettivo di aprire la strada alle competenze e competenze marocchine stabilite all’estero e di sostenere i leader di iniziative e progetti, grazie al coinvolgimento dei dipartimenti ministeriali interessati e di vari attori, per dare un forte impulso al sostegno linguistico, culturale e religioso dei membri della comunità, di tutte le generazioni, sapendo che i campi culturale e religioso sono in cima alle priorità politiche pubbliche legate ai marocchini nel mondo.
Per quanto riguarda le grandi sfide che questo organismo dovrà affrontare, come la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure amministrative e giudiziarie per la comunità marocchina stabilita all’estero, la CCME si compiace della benevolenza del Re nell’aprire nuove prospettive per i membri della Comunità desiderosi di investire nel loro Paese.
Inoltre, la CCME ribadisce la sua piena disponibilità e mobilitazione per contribuire all’attuazione ottimale di tutte le linee guida reali.