Il fondo per l’esercito e l’Ucraina fallisce nel Consiglio degli Stati

Il fondo per l’esercito e l’Ucraina fallisce nel Consiglio degli Stati
Il fondo per l’esercito e l’Ucraina fallisce nel Consiglio degli Stati
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Non ci sarà un fondo temporaneo di 15 miliardi per la sicurezza della Svizzera e la pace in Europa. Il Consiglio degli Stati ha respinto con 28 voti favorevoli e 15 contrari una richiesta in tal senso del Comitato di sicurezza del Consiglio degli Stati.

Questo fondo avrebbe dovuto garantire ulteriori 10,1 miliardi di franchi per il potenziamento degli armamenti dell’esercito fino al 2030. Comprendeva anche un contributo di 5 miliardi di franchi per l’Ucraina. Scopo: rafforzare le capacità di difesa dell’esercito per far fronte alla minaccia di guerra. E sostenere la ricostruzione dell’Ucraina.

“La guerra è una circostanza straordinaria. Di fronte a questa emergenza, dobbiamo creare un fondo che possa farsi carico del debito temporaneo”, ha sottolineato Marianne Binder-Keller (C/AG). “Tali aiuti sono più che appropriati per un’economia ricca come quella svizzera”, ha spiegato. “A una situazione straordinaria, una risposta straordinaria”, ha aggiunto Charles Juillard (C/JU).

“Spendiamo 2 miliardi di franchi per l’Ucraina nel settore dell’asilo. Stiamo facendo la nostra parte per la sua ricostruzione”, ha risposto Pascal Broulis (PLR/VD). Secondo lui non c’è nemmeno unità di sostanza tra i due obiettivi presi di mira dalla mozione.

La mozione è stata presentata grazie ad un’alleanza di centrosinistra, ma non è stata unanime all’interno del PS. “Oggi nel bilancio della Confederazione stiamo tagliando ovunque, stiamo riducendo i sussidi, tranne che per l’esercito”, ha criticato Baptiste Hurni (PS/NE). “Ma difendere la propria popolazione significa anche sostenerla quotidianamente contro i pericoli della vecchiaia, della salute o dei duri colpi”.

Miliardi in più per l’esercito

Lunedì il Consiglio degli Stati ha discusso tacitamente il messaggio sull’esercito 2024. Il progetto del Consiglio federale richiede stanziamenti per un totale di 4,9 miliardi di franchi destinati all’acquisto di materiale militare per un periodo di quattro anni. Contro il parere della sinistra e del governo, i senatori hanno aggiunto 660 milioni per acquistare attrezzature di difesa terra-aria a medio raggio. I senatori, guidati dalla destra, hanno inoltre aumentato il tetto di spesa dell’esercito da 4 miliardi a 29,8 miliardi per il periodo 2025-2028. Obiettivo: raggiungere l’1% del Pil entro il 2030.

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