Trovato senza vita in un’abitazione dei Laurenziani: avrebbe ucciso la moglie che chiedeva il divorzio

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Un uomo avrebbe sparato alla moglie nel sonno prima di sdraiarsi accanto a lei e togliersi la vita mercoledì mattina presto in una residenza del Lac-Superieur. L’omicidio è avvenuto poche ore dopo l’incontro con un avvocato per avviare la procedura di divorzio.

Secondo le nostre informazioni, Mario Nadon, 67 anni, ha ucciso mercoledì notte sua moglie Louise Houle, 70 anni, usando una pistola.

Poi avrebbe ingerito una grande quantità di farmaci, prima di sdraiarsi accanto alla moglie ed esalare l’ultimo respiro.

Sono stati i familiari della vittima a fare l’orribile scoperta mercoledì mattina, intorno alle 9,15.

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MASSIMA DELAND/AGENCE QMI

Secondo il fratello di MMe Houle, sarebbe stato l’incontro con l’avvocato a cambiare tutto. “Penso che sia questo il fattore scatenante”, afferma Pierre Houle.

La notizia della tragedia si diffuse a macchia d’olio nel villaggio di appena 2.000 abitanti.

“Louise era lì per fare questa richiesta. La vita comune non funzionava più molto. Ma non ha mai detto di sentirsi minacciata. Pensiamo sia stato l’incontro con l’avvocato a far svelare tutto», aggiunge visibilmente scosso il fratello della vittima.

Anche il vicino più prossimo della coppia sapeva che le cose non andavano bene da tempo.

“Era da un po’ che le cose non andavano molto bene tra i due. Ma a questo punto? Non avrei mai potuto crederci, dice Vianney Ladouceur, la vicina delle vittime. Viveva nel seminterrato. Viveva al piano di sopra.”

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Il signor Ladouceur ha capito che era successo qualcosa ai suoi vicini quando ha visto passare davanti alla sua casa numerose autoveicoli della Sûreté du Québec la mattina.

“All’epoca pensavo che Louise avrebbe potuto avere un infarto. Mai nella mia vita avrei pensato che Mario potesse fare una cosa del genere. Sentiamo di casi simili a Montreal, ma non qui”, continua.

“Ma sai, noi ragazzi non parliamo troppo delle nostre emozioni o dei nostri problemi relazionali. Se mi avesse raccontato cosa aveva intenzione di fare a Louise, gli avrei sicuramente detto: Mario, calisse! Hai un figlio, sei in pensione, hai tutto per essere felice!”

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A metà pomeriggio la residenza della coppia era protetta da nastri di sicurezza. Gli investigatori dei crimini personali erano appena arrivati ​​sulla scena, così come i tecnici dell’identificazione forense.

Si tratterebbe dell’ottava donna assassinata nella provincia dall’inizio dell’anno e della quinta in un contesto domestico.

–Con Camille Payant e Frédérique Giguère

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