Radio: Arcom si pone l’obiettivo del passaggio al digitale nel 2033: News

Radio: Arcom si pone l’obiettivo del passaggio al digitale nel 2033: News
Radio: Arcom si pone l’obiettivo del passaggio al digitale nel 2033: News
-

Il settore radiofonico francese deve porsi l’obiettivo di passare alla diffusione interamente digitale nel 2033, cosa che porterà alla scomparsa dell’FM, conclude un rapporto pubblicato martedì dall’Arcom, l’ente regolatore dell’audiovisivo.

Il 2033 non è una scadenza fissata in anticipo ma una “data obiettivo”, ha sottolineato Hervé Godechot, membro del collegio Arcom, presentando questo “libro bianco” sul futuro della radio.

La fine della FM “sembra essenziale” ma è “prematuro fissare una data oggi” anche se il 2033 è una scadenza auspicabile, ha proseguito, invocando un “approccio pragmatico” e progressista.

Negli ultimi anni il settore radiofonico sta lavorando alla transizione dalla tradizionale radiodiffusione analogica terrestre (FM) alla radiodiffusione digitale terrestre (una tecnologia chiamata DAB+), come ha fatto la televisione con la DTT.

Allo stesso tempo, l’altra modalità di ascolto è quella che avviene via Internet (il 20% attualmente contro l’80% del terrestre secondo Arcom). Quando la FM scomparirà, la radio passerà al digitale, DAB+ da un lato e Internet dall’altro.

Largamente ignorata dal grande pubblico, questa questione è cruciale per il settore.

Il DAB+ offre una migliore qualità del suono con costi di trasmissione inferiori rispetto all’FM, non richiede più la conoscenza della frequenza di una radio per ascoltarla e permette di rimanere sulla stessa stazione, senza crepitii o interruzioni, durante un lungo viaggio in macchina.

Ciò presuppone che il DAB+ copra correttamente il territorio (attualmente è coperto il 62% della popolazione) e che i francesi si dotino di radio e autoradio in grado di riceverlo. Arcom si pone l’obiettivo di un tasso di dotazione del 70% entro la fine del 2033.

Il suo Libro bianco propone una transizione in due fasi: una di “preparazione” tra il 2024 e il 2027, l’altra di “migrazione” tra il 2028 e il 2033.

In questo contesto, l’autorità di regolamentazione raccomanda in particolare di “adattare” le regole relative alle quote per le canzoni francofone trasmesse alla radio. Obiettivo: “ridurre l’asimmetria” con nuovi concorrenti come piattaforme di streaming come Spotify.

Raccomanda inoltre gli aiuti statali al bilancio per le radio e le apparecchiature comunali.

Il media radiofonico “è a un bivio”, ha commentato il presidente di Arcom, Roch-Olivier Maistre, mentre diminuiscono i tempi di ascolto dal vivo, soprattutto tra i giovani, e si instaurano nuove fruizioni on demand con i podcast.

-

NEXT Howard Jones si prende una pausa dalla Musician Mansion durante un anno impegnativo di nuovi progetti