mentre la Yamaha beneficia di un rigore, Quartararo detta il ritmo – Le Mag Sport Auto

mentre la Yamaha beneficia di un rigore, Quartararo detta il ritmo – Le Mag Sport Auto
mentre la Yamaha beneficia di un rigore, Quartararo detta il ritmo – Le Mag Sport Auto
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Il lavoro fatto quest’anno, che fino ad ora sembrava quasi vano, inizierà a dare i suoi frutti in Yamaha, in MotoGP? Questo è il riassunto che possiamo fare degli ultimi due Gran Premi e in particolare dopo l’appuntamento indonesiano. Perché era molto tempo che Fabio Quartararo non lottava nei primi sei e così vicino alla Ducati.

MotoGP: Motegi, il giudice di pace per Yamaha

Tuttavia, guardando da vicino i risultati dello scorso anno, su questo stesso tracciato di Mandalika, sembra ovvio che questo circuito sia molto adatto alle moto giapponesi. Tanto che non è da escludere un calo di potere, tra poche ore, a Motegi. Allora non lasciamoci prendere la mano e aspettiamo l’ipotetica conferma, sul Gran Premio del Giappone della MotoGP. Tanto più che in Yamaha ci aspettavamo di meglio in Indonesia (l’anno scorso un podio premiò gli sforzi della squadra). Il Team ovviamente non ha ottimizzato la sua macchina.

La Yamaha però deve apprezzare anche il risultato ottenuto pochi giorni fa con il settimo posto di Fabio Quartararo e l’undicesimo di Alex Rins. Quest’ultimo, infatti, ha guadagnato una posizione diverse ore dopo la bandiera a scacchi, a causa di una penalità inflitta a Takaaki Nakagami. La pressione delle gomme non rientrava nel limite autorizzato, per quanto riguarda la Honda del Team LCR.

È stata una gara difficile per i nostri piloti“, esclamò, poi, Massimo Mergalli. “Le condizioni erano già estreme, ma a parte questo, Fabio e Álex hanno faticato a difendere la loro posizione fin dall’inizio della gara mentre noi faticavamo a scaldare la gomma posteriore. Il loro ritmo è gradualmente migliorato una volta che la gomma posteriore ha iniziato a funzionare bene, ma ci sono voluti molti giri per ottenere il massimo. Abbiamo finito 7° e 11°, il che non è poi così male per un fine settimana in cui abbiamo faticato. Ma non possiamo ignorare che non siamo stati competitivi come speravamo. Quindi daremo un’occhiata più da vicino ai dati di oggi per vedere cosa possiamo imparare da essi mentre ci prepariamo per il GP di casa Yamaha della prossima settimana in Giappone.

Per tutto il fine settimana non siamo riusciti a scaldare velocemente la gomma posteriore media. Per questo motivo abbiamo perso molti secondi all’inizio della gara. Ma il ritmo era davvero buono. Abbiamo optato per l’anteriore medio-dura e sono riuscito a frenare molto tardi e a sorpassare, ma non sono molto soddisfatto del risultato. Ero veloce e ho finito più vicino ai piloti davanti, il che è positivo. Lavoriamo e miglioriamo passo dopo passo. Siamo stati in Q2 per due weekend di gara consecutivi e siamo arrivati ​​7° nelle ultime due gare, quindi stiamo andando nella giusta direzione. Ma invece di concentrarci sulle posizioni, penso che dobbiamo concentrarci sulla nostra velocità, e oggi abbiamo avuto una buona velocità.” Fabio Quartararo.

Andiamo a Motegi, un circuito che potrebbe rivelarsi prezioso, per convalidare – o meno – i buoni risultati ottenuti di recente. Perché sulla carta questa strada non è favorevole alla Yamaha. L’anno scorso, El Diablo non riuscì ad accedere alla Q2, finendo solo quattordicesimo in griglia. Prima di piazzarsi quindicesimo allo sprint, lo stesso giorno. Poi, il giorno successivo, grazie alle condizioni meteorologiche estreme e ad una gara abbreviata, il francese ha tagliato il traguardo al decimo posto.

Articolo pubblicato il 02/10/2024 alle 11:55

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