(7 ottobre 2024 /JNS)
La strisciante normalizzazione del terrorismo islamico da parte dei media significa che i sostenitori del terrorismo islamico che celebrano l’anniversario del 7 ottobre 2023 vengono rinominati nei termini più blandi.
“Migliaia di persone si uniscono alle manifestazioni filo-palestinesi in tutto il mondo mentre si avvicina l’anniversario del 7 ottobre” – AP
“La manifestazione filo-palestinese ai Myriad Gardens di OKC è prevista per celebrare ‘Un anno di resistenza’” – L’Oklahoma
“Guerra Israele-Hamas: manifestazione filo-palestinese tenutasi nel centro di Los Angeles mentre si avvicina l’anniversario del 7 ottobre” – ABC7 Los Angeles
Cos’è “Un anno di resistenza”? Perché ci sono manifestazioni nell’anniversario del peggior massacro islamico di ebrei degli ultimi secoli?
I media annuiscono e li etichettano come manifestazioni di protesta contro la guerra. Ma non protestano contro il massacro degli israeliani da parte di Hamas.
Stanno protestando contro la reazione di Israele.
Invece di riferire ciò, i media adottano addirittura il vocabolario terroristico, utilizzando termini come “resistenza” per insabbiare e perfino esaltare il terrorismo islamico.
Queste manifestazioni non sono contro la guerra, sono a favore della guerra. È un’altra ragione per cui continuano a usare nomi “flood”.
I media sono al lavoro per normalizzare le richieste di sterminio di massa degli ebrei anche il 7 ottobre. È un altro genocidio per lo più pacifico.
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Le opinioni e i fatti presentati in questo articolo sono quelli dell’autore e né JNS né i suoi partner si assumono alcuna responsabilità per essi.
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