l’essenziale
L’autunno fotografico di Flaugnac ha rivelato opere varie, da paesaggi vibranti a creazioni divertenti, celebrando la diversità artistica dei diciassette fotografi in esposizione e coinvolgendo anche i bambini.
L’inaugurazione della diciassettesima edizione dell’Autunno Fotografico, organizzato dall’associazione delle immagini del Quercy, si è svolta sabato 9 novembre, nel municipio di Flaugnac, alla presenza del sindaco e degli eletti del comune e di un pubblico sempre fedele.
La presidente dell’associazione, Bernadette Labattut, ha elogiato il dinamismo del team di diciassette fotografi espositori, tra cui diversi nuovi arrivati, che hanno affrontato i temi di loro scelta con la massima libertà di espressione e grande diversità di stili.
Da Marsiglia a Cartagena, senza dimenticare il Lot o il mare
Montaggi pieni di umorismo mostrano insoliti giochi olimpici nel Lot. Un’improbabile fake news vede Raphaël Nadal giocare sul campo da tennis di Flaugnac e il diavolo che dal ponte Valentré si lancia nel vuoto. Viaggiamo molto in questa mostra. Si va da Marsiglia, vibrante e creativa, con un omaggio alla street art che anima le mura della città, a Cartagena e ai suoi resti archeologici di epoca cartaginese e romana, in particolare il teatro recentemente restaurato. A meno che non preferiate una passeggiata in bianco e nero per Parigi e le sue scene prese dalla vita. Il mare ha ispirato i fotografi, la spiaggia del faro di Coubre, in Charente-Maritime, Bretagna, Pornic e il porto di Collet, le vedute del porto di Saint-Jean-de-Luz dopo la pioggia.
L’eredità rimane una fonte di ispirazione: le croci di pietra bianche e nere, levigate dal tempo, inserite armoniosamente nel paesaggio, le linee geometriche e perfette della Cattedrale di Burgos e un approccio grafico e architettonico molto contemporaneo del Grande Palazzo di Cahors. Sotto i riflettori ci sono anche i fiori, quelli dei giardini Martels, nel Tarn, e il rosso abbagliante dei papaveri, così come i tranquilli vigneti di Albas.
Più esotici, un artista ha scelto i colori monocromatici della vongola dell’acqua santa, una conchiglia gigante proveniente dalle barriere coralline, un altro ha catturato il gioco di luci e colori riflessi nella vetreria. Rendiamo infine omaggio al lavoro di otto bambini della scuola Saint-Paul-de-Loubressac, avviato dall’associazione all’interno di un laboratorio, che si sono ispirati al loro ambiente intimo e familiare.