Babbo Natale ha consegnato a Eni, il colosso italiano dell'energia, un bel regalo: HPC6, ovvero il quinto supercomputer più potente al mondo. Le sue mostruose capacità di calcolo saranno messe al servizio della ricerca di nuove fonti di petrolio e gas, ma anche di energie sostenibili.
Con 477 petaflop al secondo, HPC6 è semplicemente il supercomputer i più potenti al mondo, a parte quelli installati negli Stati Uniti. I primi tre posti sono occupati dalle società di ricerca americane, il quarto da Microsoft e dal suo computer Eagle. Installato nel piccolo comune di Ferrera Erbognone, a sud-ovest di Milano, ha richiesto un investimento di 100 milioni di euro.
Possiamo giocarci a Doom?
Il supercomputer diEni contiene 3.472 unità di calcolo (EPYC 64 core) e 13.888 unità grafiche (Instinct MI250X) di AMD, che verranno utilizzate per risolvere calcoli complessi ed eseguire compiti di intelligenza artificiale. È responsabile dell’elaborazione di immensi volumi di dati per scoprire nuovi giacimenti di gas e petrolio, ma anche di effettuare calcoli per promuovere l’energia pulita.
Le compagnie petrolifere utilizzano questo tipo di supercomputer per analizzare i dati sismici e modellare il comportamento dei giacimenti di petrolio e gas. HPC6 sarà utilizzato principalmente per studiare la gestione delle nubi di plasma nei reattori a fusione nucleare al fine di scoprire nuovi materiali. Un altro lavoro: aumentare l’efficienza dei dispositivi per la cattura delle emissioni di carbonio e migliorare la progettazione dei pannelli solari. I ricercatori Eni dedicano il 70% del loro tempo a lavorare sull’energia pulita.
A differenza di altre compagnie petrolifere che affittano le capacità IT di aziende specializzate nel cloud (come AWS o Google), Eni mantiene una forte tradizione di progettazione interna. “ Abbiamo iniziato a sviluppare il nostro codice informatico negli anni '80 », spiega Lorenzo Fiorillo, responsabile della divisione ricerca e digitale. “ Siamo riusciti a trovare il petrolio in posti dove non vedevamo nulla “, aggiunge, “ abbiamo utilizzato i supercomputer nelle nostre ultime scoperte ».
I supercomputer hanno fatto il loro tempo, mentre i data center specializzati nell’intelligenza artificiale si stanno moltiplicando, sempre più grandi e potenti? L'Eni non risponde alla domanda, però Lorenzo Fiorillo assicura che il sito di Ferrera Erbognone è pronto per ampliamenti.
???? Per non perdere nessuna novità da 01net, seguici su Google News e WhatsApp.
Fonte :
FT