Nuovi dettagli sull'operazione Beeper, un'audace azione del Mossad contro Hezbollah, sono stati rivelati questa domenica sera su Canale 12. Questa operazione, ormai considerata un importante punto di svolta, ha avuto un impatto significativo sull'organizzazione terroristica.
Secondo informazioni declassificate, Hassan Nasrallah, il segretario generale di Hezbollah assassinato da Israele, ha assistito impotente all'esplosione dei cercapersone che hanno ferito diversi dei suoi comandanti durante una riunione nei suoi alloggi. L'operazione avrebbe interessato complessivamente circa 4.000 iscritti all'organizzazione.
Il Mossad si era preparato meticolosamente all'operazione, effettuando test su manichini per ottimizzare l'efficacia delle esplosioni. I servizi israeliani hanno inoltre effettuato una sofisticata operazione di infiltrazione per indirizzare gli acquirenti di Hezbollah verso un modello specifico di cercapersone, precedentemente intrappolato.
Il meccanismo di attivazione si basava sull'invio di un messaggio in codice che costringeva gli utenti a premere due pulsanti contemporaneamente, causando lesioni principalmente alle mani e agli occhi. La robustezza del dispositivo è stata dimostrata durante una presentazione al Primo Ministro Netanyahu, dove il cercapersone ha resistito ad un violento impatto contro un muro.
Questa rivelazione, coordinata con la trasmissione del servizio della CBS “60 Minutes”, sembra destinata a dimostrare le capacità operative di Israele, inviando un chiaro messaggio all'Iran e ai suoi alleati sulla portata dei servizi segreti israeliani.