Un deputato portoghese di estrema destra accusato di aver rubato valigie all’aeroporto

Un deputato portoghese di estrema destra accusato di aver rubato valigie all’aeroporto
Un deputato portoghese di estrema destra accusato di aver rubato valigie all’aeroporto
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Un deputato portoghese dell’estrema destra è accusato di aver rubato diverse valigie sui tappeti degli aeroporti di Lisbona e Ponta Delgada, nell’arcipelago delle Azzorre, cosa che gli è valsa l’espulsione del suo gruppo parlamentare, ha annunciato venerdì il suo partito.

In apertura della sessione parlamentare, il presidente dell’assemblea, José Pedro Aguiar-Branco, ha chiesto all’eletto Miguel Arruda di sedersi nell’ultima fila dell’emiciclo, come è consuetudine per i deputati non accompagnati.

Infastidito dai suoi ex colleghi del partito Chega, il deputato 40enne ha deciso di restare nell’assemblea come indipendente nonostante lo scandalo che lo circonda, pur chiedendo la revoca della sua immunità parlamentare.

“Sto per essere crocifisso sulla pubblica piazza (…) ma, fino a prova contraria, sono innocente”, ha detto giovedì sera il deputato eletto del distretto delle Azzorre a TVI TV.

Secondo diversi media locali, la polizia lo ha arrestato martedì all’aeroporto di Lisbona ed è stato incriminato per furto di bagagli, alcuni dei quali sono stati ritrovati a casa sua.

“Di fronte a questa situazione, come presidente del partito (…) non posso permettergli di restare nel gruppo parlamentare”, ha detto giovedì il presidente di Chega, André Ventura, dopo un incontro con il signor Arruda.

Sempre secondo la stampa, gli investigatori avrebbero immagini di telecamere di videosorveglianza schiaccianti che mostrano il deputato nell’atto di sequestrare i bagagli di altri passeggeri e di portarli nella toilette per riporli nella propria valigia.

L’interessato si è difeso suggerendo che potrebbero trattarsi di immagini generate dall’intelligenza artificiale.

Alcuni media hanno riferito che il signor Arruda avrebbe venduto il contenuto delle valigie rubate su una piattaforma per la vendita e l’acquisto di indumenti e oggetti usati.

Il pubblico ministero “conferma solo l’esecuzione di passi nell’ambito di un’indagine (…) relativi a fatti senza alcun rapporto con le funzioni che esercita”, ha detto venerdì un portavoce dell’AFP alla Procura generale della Repubblica.

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