Pubblicato il 15 gennaio 2025 alle 08:03. / Modificato il 15 gennaio 2025 alle 08:04.
4 minuti. lettura
Iscriviti per accedere al riepilogo in 20 secondi.
“Beata Vergine! È un sogno!” esclama Paula senza staccare gli occhi dalla televisione. Lunedì Nawaf Salam ha ottenuto la maggioranza assoluta dei deputati con 84 voti, contro i 9 del primo ministro uscente Najib Mikati e le 35 schede bianche. Pochi giorni dopo l’elezione del capo delle forze armate, Joseph Aoun, alla carica di presidente della Repubblica, dopo più di due lunghi anni di mandato presidenziale, la nomina di Nawaf Salam sembra quasi irreale per questo pensionato. “È un cambiamento a 180 gradi… In una settimana, tutto quello che aspettavamo da anni si è avverato”, spiega il marito Tony, che entra in soggiorno con una bottiglia di vino in mano. I fuochi d’artificio esplodono in lontananza.
“Per mezzo secolo abbiamo sperimentato l’occupazione siriana e israeliana e poi la supervisione iraniana attraverso Hezbollah. Adesso è finita! Il Libano sta diventando di nuovo un paese libero”, afferma Tony. Il deputato Jihad Pakradouni è altrettanto entusiasta: “D’ora in poi non sarà più possibile tornare indietro. Siamo sulla strada della ricostruzione delle istituzioni e della giustizia”, afferma.
Vuoi leggere tutti i nostri articoli?
Per CHF 29.- al mese, godetevi l’accesso illimitato ai nostri articoli, senza impegno!
Mi iscrivo
Buoni motivi per abbonarsi a Le Temps:
- Accesso illimitato a tutti i contenuti disponibili sul sito.
- Accesso illimitato a tutti i contenuti disponibili sull’applicazione mobile
- Piano di condivisione di 5 articoli al mese
- Consultazione della versione digitale del quotidiano dalle ore 22 del giorno precedente
- Accesso agli integratori e a T, la rivista Temps, in formato e-paper
- Accesso ad una serie di vantaggi esclusivi riservati agli abbonati
Hai già un account?
Login
Mondo