l’attrattiva degli investimenti in occasione dei grandi eventi sportivi

l’attrattiva degli investimenti in occasione dei grandi eventi sportivi
l’attrattiva degli investimenti in occasione dei grandi eventi sportivi
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UNCon l’organizzazione della Coppa d’Africa del 2025 e la storica co-organizzazione dei Mondiali del 2030, il Marocco si ritrova sotto i riflettori internazionali. Ma al di là delle questioni sportive, questi eventi offrono un’eccezionale opportunità economica. Il Regno, con la sua stabilità politica e la sua ambizione di diventare un hub economico in Africa, potrebbe attrarre investimenti diretti esteri (IDE) in settori strategici.gica.

Una finestra di ripresa che, però, richiede una strategia ben calibrata. “L’organizzazione di questi grandi eventi posiziona il Marocco come una destinazione attraente per gli investitori stranieri”, afferma l’economista Said Tahiri. L’impatto sarà particolarmente palpabile nella modernizzazione delle infrastrutture: stadi, reti stradali, aeroporti, ma anche attrezzature urbane e ospedaliere. Questo vasto progetto potrebbe trasformare il panorama economico del Regno.

In prima linea ci saranno le multinazionali specializzate nell’edilizia e nella logistica, attratte da partenariati pubblico-privato e bandi mirati. Secondo Tahiri, “le zone economiche speciali dedicate alle infrastrutture sportive e turistiche, ad esempio a Casablanca o Tangeri, potrebbero generare fino a 15 miliardi di dirham di investimenti diretti esteri in cinque anni”. Ma le infrastrutture sportive non saranno le uniche a beneficiarne. Il settore alberghiero e il turismo, che dovranno assorbire un massiccio afflusso di visitatori, necessiteranno di un notevole incremento della capacità attuale. “Con 250.000 posti letto individuati nel 2023, il Marocco dovrà aumentare questa capacità del 20-30% per soddisfare la domanda”, sottolinea l’economista, stimando gli investimenti necessari a circa 5 miliardi di dirham.

Una dinamica al servizio dello sviluppo sostenibile

Questi incontri globali rappresentano anche un’opportunità unica per integrare soluzioni sostenibili. “Il passaggio alla copertura completa del 5G, ad esempio, potrebbe richiedere investimenti tra 2 e 3 miliardi di dirham, ma rafforzerebbe l’attrattiva del Marocco a lungo termine”, analizza Tahiri. Al di là delle cifre, l’effetto leva sulle regioni meno sviluppatedel Regno è innegabile. Delocalizzando alcune attività al Sud o nelle zone rurali, il Marocco potrebbe generare un equilibrio regionale, rafforzando al contempo il marchio “Marocco”.

“Queste moderne infrastrutture attireranno anche altri investitori, generando posti di lavoro diretti e indiretti e favorendo il trasferimento di know-how”, aggiunge l’economista. Lo sport è una porta, ma l’impatto va ben oltre gli stadi. L’industria del turismo, galvanizzata dall’afflusso di sostenitori e visitatori internazionali, potrebbe registrare ricavi spettacolari. Le stime, ispirate ad esempi come quello del Sud Africa nel 2010, collocano i benefici economici della Coppa del Mondo 2030 tra i 50 e i 70 miliardi di dirham. “A lungo termine, questi investimenti diretti esteri potrebbero aumentare il PIL annuo del Marocco dall’1 al 2%, con una creazione stimata di 150.000 posti di lavoro diretti e 500.000 posti di lavoro indiretti”, stima Tahiri. E non mancano le opportunità per le startup locali, in particolare nelle tecnologie verdi, nelle soluzioni di biglietteria digitale e persino nelle applicazioni di gestione dei flussi.

Diplomazia economica in corso

La scelta di co-organizzare la Coppa del Mondo 2030 con Spagna e Portogallo rafforza anche la diplomazia economica del Regno. Questa alleanza strategica potrebbe attrarre IDE transfrontalieri tra Europa e Africa, in particolare nelle infrastrutture o nei servizi finanziari transfrontalieri. “Una campagna promozionale mirata, che coinvolga AMDIE e ONMT, è essenziale per massimizzare queste opportunità”, insiste Tahiri. La portata dei prossimi progetti pone le istituzioni finanziarie marocchine al centro di questa trasformazione. “Esistono piani per emettere obbligazioni verdi per finanziare infrastrutture sostenibili e strutturare prestiti sindacati per grandi progetti”, afferma Tahiri. Inoltre, il loro ruolo nella consulenza agli investitori stranieri sarà cruciale per assicurarsi le azioni.partenariati pubblico-privato e massimizzare i benefici.

Tuttavia, l’ambizione marocchina non sarà priva di sfide. Per rassicurare gli investitori saranno essenziali la semplificazione amministrativa, la trasparenza nell’aggiudicazione degli appalti e la creazione di un quadro giuridico chiaro. Tahiri ricorda inoltre che “mantenere queste infrastrutture nel lungo termine e integrarle in un piano di sviluppo sostenibile sarà decisivo”. Se la sfida è colossale, il potenziale è altrettanto immenso.

Ospitando la CAN 2025 e la Coppa del Mondo 2030, il Marocco non gioca solo una carta sportiva, ma una vera e propria strategia economica. Come riassume Said Tahiri, “il ritorno sull’investimento, sia economico che sociale, potrebbe essere significativo, a condizione che sfruttiamo questa dinamica per posizionare in modo sostenibile il Marocco come attore chiave sulla scena internazionale”. Per il Regno si tratta di un’occasione storica per trasformare il fervore sportivo in un motore di crescita economica. Ma come in ogni grande partita, è l’esecuzione a fare la differenza.

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