L’inizio di quest’inverno è caratterizzato da temperature e precipitazioni abbastanza vicine alla norma stagionale in Francia. Questa tendenza potrebbe cambiare per la seconda parte dell’inverno con un clima che diventerà più secco e soprattutto più mite. Questa configurazione andrebbe a svantaggio della copertura nevosa in bassa e media montagna. Ad oggi, nonostante la copertura nevosa sia spesso abbondante in alta quota, diventa carente alle basse quote.
Sulla scala del trimestre febbraio-marzo-aprile le temperature previste in Francia dovrebbero mantenersi al di sopra delle medie stagionali (riferite agli ultimi 30 anni) con una differenza prossima a +1°-+2° C. Le precipitazioni, abbastanza vicine alle medie dei tre mesi, sarebbero diventano deficitari nel periodo febbraio-marzo, indicando un rallentamento degli episodi piovosi grazie a sequenze anticicloniche più durature. Quindi, con l’avanzare della stagione, le precipitazioni diventeranno d’ora in poi meno frequenti. Secondo il nostro modello numerico, sembra che ci stiamo avviando verso un mese di marzo deficitario e una primavera abbastanza secca. Questa tendenza è seguita anche da altri modelli digitali come l’ECMWF europeo.
Febbraio 2025: anticiclonico e molto mite
Ad oggi si conferma un segnale molto debole per il mese di febbraio, sia in Francia che in tutta Europa. Le temperature sarebbero più alte del normale (da +1° a +1,5°C, o anche +2°C). Gli anticicloni subtropicali si estenderebbero su tutto il bacino del Mediterraneo fino alla Francia, consentendo la circolazione delle perturbazioni soprattutto a nord della Loira. Questa prospettiva suggerisce la predominanza di un clima relativamente calmo. Al contrario, il flusso perturbato si dirigerebbe maggiormente verso le isole britanniche e la Scandinavia.
Da ricordare: mese molto mite con precipitazioni abbastanza scarse o sparse per la stagione e condizioni anticicloniche nella metà meridionale. Poca neve in montagna.
Marzo 2025: un inizio di primavera asciutto e mite
Per questo primo mese di primavera meteorologica, il nostro modello sembra prevedere una configurazione meteorologica anticiclonica su Europa e Francia, con predominanza di tempo secco e mite. In questo contesto, viene modellato un deficit di precipitazioni con temperature che rimangono al di sopra delle medie stagionali. In questa configurazione restano plausibili notti serene accompagnate da gelate tardive, che dovranno essere monitorate. Questo mese di marzo potrebbe segnare l’inizio di una primavera secca in Francia.
Da ricordare: ad oggi il mese di marzo si preannuncia asciutto e mite. Bisogna però fare attenzione al rischio di gelate tardive dovute alle notti serene e ad un flusso talvolta orientato verso est.
Aprile 2025: abbastanza mite e abbastanza secco
Questo mese di aprile potrebbe presentare caratteristiche tipiche della primavera, con relativa variabilità, alternando un po’ di instabilità e belle giornate. L’affidabilità è limitata perché i centri d’azione modellati sull’Europa sono molto volatili, con pressioni basse e alte in movimento. Questo contesto è favorevole all’instabilità. Le temperature sarebbero ancora una volta superiori alle medie stagionali, in misura minore. Questo sviluppo potrebbe poi portare ad un mese di maggio fresco e piovoso nel nostro Paese, che affineremo nel nostro prossimo bollettino.
Da ricordare: un mese di aprile stagionale nel nostro Paese, con affidabilità molto limitata.
Per saperne di più: il cambiamento climatico legato a La Nina
L’evoluzione climatica dell’anno 2024 è stata in parte condizionata dalla rapida fine del fenomeno El Nino nell’Oceano Pacifico, mentre il suo contrario, Nina, prende il comando. Si prevede che La Nina persista fino alla primavera. Dovrebbe quindi essere una Nina breve e debole, in modo che i suoi impatti climatici possano rimanere piuttosto limitati su scala planetaria. La Nina si riferisce ad un raffreddamento ciclico delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico. In genere tende a raffreddare il clima globale.
Sintesi
Dopo una prima metà dell’inverno abbastanza vicina alla norma climatica per quanto riguarda temperature e precipitazioni, a partire dal mese di febbraio sembra prevalere la mitezza, sia in Francia che a livello europeo, salvo brevi invasioni di freddo. L’innevamento in montagna potrebbe poi non essere sostenibile in media montagna, ricordando un po’ la situazione dello scorso inverno, dove l’innevamento era invece molto abbondante in alta montagna.
Ricorda che queste previsioni stagionali non sono previsioni in senso stretto, ma costituiscono una tendenza, basata sull’analisi dei segnali predominanti di alcuni modelli* tempo atmosferico. In questo momento, alcuni fattori potrebbero intervenire e modificare questo andamento, in particolare il comportamento de La Niña: sarà questo il parametro climatico da monitorare con attenzione nelle prossime settimane, e che potrebbe portare a possibili cambiamenti delle previsioni nel corso dei nostri prossimi aggiornamenti (ogni 10 del mese).
* Queste previsioni a lungo termine si basano sull’analisi delle anomalie rilevate dal modello sviluppato da METEO CONSULT. Esistono molti altri modelli di previsione stagionale che possono presentare scenari diversi.