qual è lo scopo del censimento degli uccelli acquatici?

qual è lo scopo del censimento degli uccelli acquatici?
qual è lo scopo del censimento degli uccelli acquatici?
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l’essenziale
Lo scorso fine settimana si è svolto il censimento internazionale degli uccelli acquatici. Nel Gers, gli ornitologi tiravano fuori i telescopi e i binocoli per contare gli scaup, i mestoloni, le canapiglia e altre alzavole e folaghe.

Come ovunque nel mondo in questa stagione dell’anno, il Gers è stato oggetto lo scorso fine settimana del “Wetlands count”, un censimento internazionale degli uccelli acquatici coordinato dalla ONG Wetlands International. Ricordiamo che questo conteggio è simultaneo in cinque regioni geografiche (Africa-Eurasia, Asia-Pacifico, Caraibi, America Centrale e Neotropici) e avviene nell’arco di uno o due giorni intorno a metà gennaio.

L’obiettivo di questa operazione è così definito dalla Lega per la Protezione degli Uccelli: “studiare le tendenze delle popolazioni di uccelli acquatici svernanti su scala delle rotte migratorie e delle zone umide francesi e identificare i siti ad alto rischio per l’avifauna”.

5000 ettari da preservare

Per raggiungere questo obiettivo, metà gennaio sembra quindi essere il periodo ideale da considerare perché è la fine della migrazione post-nuziale e prima delle prime nidificazioni. È qui che la maggior parte delle specie presenti nei siti di svernamento indica una relativa stabilità. I numeri contati sono al minimo, poiché la mortalità naturale ha fatto il suo lavoro. E quindi è più probabile che gli uccelli si riproducano negli anni successivi.

Il conteggio degli uccelli acquatici ha avuto luogo lo scorso fine settimana.
DDM – PF

Nel Gers sono già state censite 3.000 zone umide, ovvero quasi 5.000 ettari da preservare. In tutto il Paese ospitano circa il 25% della biodiversità, ma sono tra gli habitat ecologici che sono maggiormente diminuiti.

Durante questo censimento dipartimentale, una sessantina di volontari hanno preso di mira i laghi di Saint-Jean a Peyrusse-Vieille, il lago di Astarac o quello di Candau a Castillon-Debats, nonché la sensibile area naturale dell’Etang du Moura. Luogo esatto in cui un falco di palude ha provocato una certa attività volando sopra lo specchio d’acqua, spaventando tra gli altri il codone, il germano reale e la spatola.

Chiara caduta di uccelli acquatici

Durante questo conteggio, il presidente della delegazione territoriale del Gers in Occitania, Jean Bugnicourt, ha potuto constatare con amarezza il netto calo degli uccelli acquatici: “Anche negli anni ’90, era normale contare 300 specie in un unico sito”. Spiega che con il riscaldamento globale, gli svernanti non effettuano più il viaggio migratorio verso sud e rimangono nel nord della Francia e dell’Europa.

L’ornitologo precisa inoltre che la pesca costituisce un fattore di disturbo. L’anno scorso sono stati censiti 2,6 milioni di uccelli acquatici in quasi 500 siti in Francia. Un dato inferiore a quello degli anni precedenti, dovuto soprattutto al bassissimo numero di Pavoncelle. Di positivo sono invece in netto aumento l’alzavola (202.000) e il mestolone (64.000).

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