Tintin e la Svizzera: 96 anni di avventure e ammiccamenti

Tintin e la Svizzera: 96 anni di avventure e ammiccamenti
Tintin e la Svizzera: 96 anni di avventure e ammiccamenti
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Buon compleanno, Tintin! Un’avventura svizzera indimenticabile

Questo venerdì, 10 gennaio, festeggiamo un compleanno senza eguali: Tintin, l’intrepido reporter dal mitico sbuffo, festeggia il suo 96esimo compleanno. Creato da Hergé nel 1929, Tintin ha attraversato il globo, sfidato mille pericoli e lasciato il segno su generazioni. Ma dietro le sue avventure esotiche si nasconde una verità meno ovvia: Tintin ha qualcosa di svizzero.

Tintin, questo eroe svizzero nel cuore

Ora che ci penso, Tintin avrebbe potuto essere svizzero. Per quello ? Innanzitutto la sua puntualità! Sempre puntuale nel salvare il mondo, incarna il rigore svizzero che conosciamo bene. Il suo stile di abbigliamento sobrio ricorda quello di un banchiere ginevrino, e il suo comportamento cortese, a volte un po’ troppo pulito, riflette una neutralità molto svizzera. Non c’è da stupirsi che attraversi i confini in modo così fluido, come un diplomatico discreto ma efficace.

Hergé, lui stesso un grande fan della Svizzera, ha inserito nei suoi album numerosi riferimenti al nostro Paese. Tra loro, “Il caso dei girasoli”una delle avventure più famose e popolari di Tintin, che si svolge in parte sulle rive del Lago di Ginevra e nella regione di Ginevra.

Genovesi per un giorno: Tintin e il caso Tournesol

In questo album, Tintin e il Capitano Haddock atterrano all’aeroporto di Cointrin, a bordo di un aereo della Swissair. Al loro arrivo hanno ricevuto informazioni da una guardia di frontiera svizzera, cortese come dovrebbe essere. I dettagli abbondano: uniformi della polizia, controllori dei treni, targhe vodesi… Niente è stato lasciato al caso. Hergé studiò anche gli orari delle ferrovie svizzere e ordinò cartoline di Nyon per riprodurne fedelmente l’architettura.

L’album fa anche riferimento all’Hôtel Cornavin, una struttura emblematica situata vicino alla stazione ferroviaria di Ginevra. Lo troviamo nei cofanetti dell’album, e ancora oggi attira fan da tutto il mondo. Alcuni sperano addirittura di dormire nella famosa stanza 122, citata nel racconto. Piccola delusione: questa stanza in realtà non esiste! Ma ciò non toglie nulla alla magia del luogo.

Un’avventura da (ri)scoprire

Se sei un fan delle avventure di Tintin o semplicemente curioso di scoprire il suo legame speciale con la Svizzera, “Il caso dei girasoli” è l’album ideale. Perché non rituffarci questo fine settimana? Da Ginevra a Nyon, è un vero omaggio al nostro Paese e al suo patrimonio.

Buon compleanno, Tintin, e grazie per queste avventure che continuano a portarci in viaggio!

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