Hayat Boumeddiene sarebbe ancora vivo – Libération

Hayat Boumeddiene sarebbe ancora vivo – Libération
Hayat Boumeddiene sarebbe ancora vivo – Libération
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Sarebbe viva. Lo conferma giovedì 9 gennaio la Procura nazionale antiterrorismo (Pnat) Liberazione le informazioni rivelate dal parigino secondo cui Si ritiene che Hayat Boumeddiene, la vedova di Amedy Coulibaly, autore dell’attacco antisemita Hyper Cacher del 9 gennaio 2015 e assassino della poliziotta municipale Clarissa Jean-Philippe a Montrouge, viva da qualche parte in Siria. Questa non è solo una “vedova di”. Lei “è stato condannato in contumacia a 30 anni di reclusione penale dalla Corte d’assise di Parigi, durante il processo sugli attentati del gennaio 2015”, ricorda il Pnat, che lo precisa“È stata aperta una nuova indagine preliminare […] nell’aprile 2020 a seguito delle informazioni relative al suo arresto da parte delle forze curde. Una procedura “ancora in corso.”

Voci sulla morte della donna che sarebbe stata ribattezzata “la principessa dello Stato islamico” (IS) erano circolate nel 2019, quando la cognata del jihadista Fabien Clain aveva annunciato che Hayat Boumeddiene era stata probabilmente uccisa in un attacco aereo sul Al-Baghouz, ultima roccaforte dello Stato Islamico in Siria. Ma colei che aveva lasciato la Francia pochi giorni prima che suo marito commettesse diversi attentati, aveva finalmente chiamato la sorella adottiva in Francia per incoraggiarla a unirsi a lei nella jihad. Da allora Hayat Boumeddiene sfugge ai servizi segreti e rimane inafferrabile, mentre la Siria attraversa una fase di transizione politica incerta e le cellule dormienti dello Stato islamico continuano a minacciare. Ora, il Pnat ritiene che il fuggitivo potrebbe trovarsi nel nord-ovest della Siria. Secondo Info, i servizi di intelligence sono riusciti a localizzare Hayat Boumeddiene nella provincia di Idlib, insieme al gruppo ribelle islamico Hayat-Tahrir al-Sham (HTS), che governa la regione dal 2017 ed è ora al potere in Siria.

Secondo il parigino e France Info, una rimpatriata che ha trascorso sei anni in Siria, ha raccontato il suo viaggio durante un’udienza davanti al giudice antiterrorismo, in particolare la sua esperienza condivisa con Hayat Boumeddiene. Le due donne condividevano una casa in Siria. Secondo questo fantasma, Boumeddiene si sarebbe risposata con un tunisino, senza avere figli. Nel 2019, quando l’Isis venne schiacciato dalla coalizione internazionale, il fuggitivo si sarebbe arreso ai curdi. France Info constata che, secondo questo stesso fantasma, Hayat Boumedienne non avrebbe mai pensato di tornare in Francia. Al contrario, avrebbe aspettato la creazione di un nuovo califfato.

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