Accusato di spionaggio –
Uno svizzero è stato trovato morto in una prigione iraniana
La giustizia iraniana ha dichiarato giovedì che un cittadino svizzero, accusato di spionaggio, si è suicidato nel carcere di Semnan, una città nell’est del Paese.
Una prigione nella capitale iraniana Teheran. (foto illustrativa)
AFP/ATTA KENARE
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La giustizia iraniana ha annunciato giovedì che un cittadino svizzero accusato di spionaggio si è suicidato nel carcere di Semnan, una città nell’est del Paese.
“Questa mattina un cittadino svizzero si è suicidato nel carcere di Semnan”, ha riferito Mizan Online, organo d’informazione della magistratura, aggiungendo che il detenuto è stato “arrestato dalle agenzie di sicurezza per spionaggio e che il suo caso è sotto inchiesta.
Il cittadino svizzero, che non è stato identificato, aveva chiesto al suo compagno di cella di portargli del cibo dalla mensa della prigione e “ha approfittato di questo momento in cui era solo per suicidarsi”, secondo Mizan Online .
Reazione del DFAE
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha confermato all’AFP «la morte di un cittadino svizzero in Iran».
“L’ambasciata svizzera a Teheran è in contatto con le autorità locali per chiarire le circostanze della morte in una prigione iraniana”, ha affermato il DFAE, che “al momento non può fornire ulteriori informazioni”.
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Le autorità penitenziarie “sono immediatamente intervenute per (tentare) di salvargli la vita, ma i loro sforzi sono stati vani”, ha aggiunto la stessa fonte.
Mizan non ha fornito dettagli sulla data dell’arresto dello svizzero né su come si sia suicidato.
Numerosi cittadini europei o con doppia cittadinanza sono detenuti in Iran, un paese che negli ultimi anni ha effettuato scambi di prigionieri con i paesi occidentali, spesso attraverso l’Oman o il Qatar.
Coppia in carcere dal 2022
Cécile Kohler e Jacques Paris, una coppia francese incarcerata dal 2022 durante un soggiorno turistico, vengono così accusati dalle autorità iraniane di “spionaggio”, cosa che i loro parenti “confutano fermamente”.
Lo scorso giugno, due svedesi sono stati rilasciati dall’Iran in uno scambio di prigionieri, tra cui un diplomatico dell’Unione Europea.
Nel 2023, l’Oman ha negoziato il rilascio di sei europei, tra cui l’operaio umanitario belga Olivier Vandecasteele, che era stato condannato per spionaggio e aveva trascorso più di un anno in detenzione.
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