Iran: Svizzeri trovati morti in prigione

Iran: Svizzeri trovati morti in prigione
Iran: Svizzeri trovati morti in prigione
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La giustizia iraniana ha annunciato giovedì che un cittadino svizzero accusato di spionaggio si è suicidato nel carcere di Semnan, una città nell’est del Paese. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) conferma la morte.

Il DFAE conferma la morte di un cittadino svizzero in Iran. L’ambasciata svizzera a Teheran è in contatto con le autorità locali per chiarire le circostanze della morte in una prigione iraniana. Il DFAE aiuta i parenti con la protezione consolare, ha dichiarato giovedì il DFAE a Keystone-ATS. Al momento non può fornire ulteriori informazioni.

“Questa mattina un cittadino svizzero si è suicidato nel carcere di Semnan”, ha riferito Mizan Online, organo di stampa della magistratura, aggiungendo che il detenuto è stato “arrestato dalle agenzie di sicurezza per spionaggio e che il suo caso è sotto inchiesta”.

Il cittadino svizzero, che non è stato identificato, aveva chiesto al suo compagno di cella di portargli del cibo dalla mensa della prigione e “ha approfittato di questo momento in cui era solo per suicidarsi”, secondo Mizan Online.

Le autorità penitenziarie “sono immediatamente intervenute per (tentare) di salvargli la vita, ma i loro sforzi sono stati vani”, ha aggiunto la stessa fonte.

Mizan non ha fornito dettagli sulla data dell’arresto dello svizzero né su come si sia suicidato.

Molti europei detenuti

Diversi cittadini europei, alcuni dei quali hanno passaporti iraniani, sono detenuti in Iran. I critici accusano Teheran di tenere cittadini stranieri come ostaggi politici. L’Iran respinge queste accuse e generalmente giustifica gli arresti con l’accusa di spionaggio. Il numero esatto degli europei detenuti in Iran non è noto.

Lo scorso giugno, due svedesi sono stati rilasciati dall’Iran in uno scambio di prigionieri, tra cui un diplomatico dell’Unione Europea. Nel 2023, l’Oman ha negoziato il rilascio di sei europei, tra cui l’operaio umanitario belga Olivier Vandecasteele, che era stato condannato per spionaggio e aveva trascorso più di un anno in detenzione.

E proprio questa settimana, la giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata il 19 dicembre in Iran per “aver infranto le leggi” della Repubblica islamica, è stata rilasciata ed è tornata in Italia mercoledì pomeriggio.

/ATS

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