Al microfono di Wiwsport, Amara Traoré, oggi capo del dipartimento d’élite della FSF, ha preso parte ieri alla riunione di valutazione e prospettive per le nazionali senegalesi, in vista di un anno ricco di competizioni. L’ex allenatore ha parlato delle tappe decisive che hanno permesso al Senegal di salire ai vertici del calcio africano. Secondo lui, il Senegal non ha ancora raggiunto il suo apice e deve continuare a lavorare collettivamente per raccogliere nuovi successi.
È un anno di conferme
Quando guardiamo all’evoluzione della storia del calcio senegalese, due anni fa il Senegal ha realizzato ciò che nessun altro paese ha fatto in Africa. Siamo stati in grado di farlo perché, molto semplicemente, le persone hanno valutato la situazione e, quando ci siamo evoluti, abbiamo deciso che era giunto il momento di unire le forze, il che ha portato alla conquista di trofei. Oggi il “maaku outi ndamli” ha contribuito a contribuire a questi successi e penso che sia più necessario che mai essere uniti. Adesso ci sono le strategie che sono state annunciate dalla direzione tecnica.
Non abbiamo mai esitato di fronte ai mezzi
All’epoca ci riunivamo sugli spalti dello Stade Léopold Sédar Senghor, ma quando la federazione ha allestito i centri di allenamento al Toubab Dialaw, ha trasformato le squadre nazionali. Non si trattava più di semplici selezioni, ma di vere e proprie squadre. Vale a dire che in tre mesi o più si sono riorganizzati, il che ovviamente ha richiesto molte risorse. Ma che si tratti del Presidente della Repubblica, della federazione o dei DTN (direttori tecnici nazionali), nessuno si è mai opposto ai mezzi da mettere in atto. Oggi vediamo i risultati.
“Riconquista di nuovi titoli”
Questo incontro ha lo scopo di pianificare la riconquista di nuovi titoli. Va detto che il Senegal è ormai al comando di tutta l’Africa e la gente è stanca di vedere vincere il Senegal. Ma siamo appena all’inizio. Ora entreremo nei dettagli su cosa fare per riconquistare i titoli.
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