Il Senegal sborserà una somma di 5 miliardi di franchi CFA per risarcire le vittime delle manifestazioni politiche e preelettorali avvenute tra il 1° febbraio 2021 e il 25 febbraio 2024.
Con un comunicato stampa, il governo senegalese informa la popolazione martedì 31 dicembre 2024 dell’adozione dei criteri da soddisfare per beneficiare dei fondi destinati a sostenere gli ex detenuti e le altre vittime delle manifestazioni politiche e preelettorali.
5 miliardi per dare sollievo alle vittime
Nel comunicato stampa, le autorità precisano che i cinque miliardi di franchi CFA restano “destinati a sostenere ex detenuti e altre vittime della violenza preelettorale dal 1° febbraio 2021 al 25 febbraio 2024”.
Il Comitato Interministeriale determina le condizioni per usufruire di tale somma. Questo comitato è stato istituito con l’ordinanza del Ministero della Famiglia e della Solidarietà n. 17 450 MFS/SG/CAJ del 30 luglio 2024.
Nella legge finanziaria modificata 2024 adottata dall’Assemblea nazionale il 28 dicembre 2024, è inclusa la somma per risarcire le vittime.
“Il Ministero della Famiglia e della Solidarietà ha mobilitato le risorse della Delegazione Generale per la Protezione Sociale e la Solidarietà Nazionale (DGPSN) per prendersi cura delle cure mediche delle persone ferite durante le manifestazioni politiche durante il periodo menzionato,” indica il comunicato stampa.
Tra le vittime da prendere in considerazione, il comunicato menziona 112 casi di “estrema emergenza” a cui si riferiscono “Lesioni gravi e traumi”.
Indica inoltre che questi casi sono già stati coperti da un fondo di solidarietà governativo. “sulla base dei documenti giustificativi”.
Il 27 dicembre 2024, il primo ministro Ousmane Sonko ha espresso la volontà del governo di abrogare la legge di amnistia sui fatti relativi alla violenza politica tra il 2021 e il 2024.
“Il governo ribadisce il suo impegno a sostenere le vittime e a garantire la solidarietà nazionale verso tutte le persone colpite da questi eventi, così come fa da anni a favore dei gruppi più vulnerabili”precisa il portavoce del governo, il signor Amadou Moustapha Njeck Sarre.