INFO FRANCIAINFO. Emmanuel Macron decide finalmente di mantenere il suo grande progetto di un museo-memoriale del terrorismo sul Mont-Valérien a Suresnes

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Abbandonato per ragioni di risparmio sotto il governo Barnier, il progetto è stato riaffermato dal presidente, dopo aver mobilitato i soggetti interessati e le associazioni delle vittime.

Pubblicato il 01/07/2025 07:42

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Il presidente francese Emmanuel Macron, il 18 giugno 2024, al memoriale di Mont-Valérien a Suresnes, vicino a Parigi, durante una cerimonia che celebra l’84° anniversario dell’appello alla resistenza del generale de Gaulle. (LUDOVIC MARIN/PISCINA)

Emmanuel Macron decide finalmente di mantenere il suo grande progetto di un museo-memoriale del terrorismo sul Mont-Valérien a Suresnes (Hauts-de-Seine), ha appreso martedì 7 gennaio 2025 franceinfo da una fonte vicina alla questione. In questo giorno di commemorazione degli attentati del gennaio 2015, il Capo dello Stato ha assicurato a coloro che portano avanti il ​​progetto da quattro anni che desidera mantenere il suo “investimento” e sostenere il progetto. “come originariamente progettato”.

Dopo anni di lavoro, quasi dieci milioni di euro di spesa per erigere questo museo-memoriale a Suresnes sul Mont-Valérien, tutto si è fermato subito dopo la censura prima delle vacanze di dicembre 2024. I consiglieri di Michel Barnier hanno poi annunciato al presidente e direttore della missione di prefigurazione Henry Rousso e Elisabetta Pelsey che la loro ambizione – che è pur sempre quella del Capo dello Stato – costa troppo, in pieno deficit: 95 milioni di euro, su più anni e sul bilancio di diversi ministeri. Ma fonti autorevoli ritengono che dietro questo rallentamento ci sia un’altra ragione: la protesta delle istituzioni che commemorano le vittime della Shoah e della Resistenza.

L’anno scorso, queste istituzioni si sono opposte all’installazione di questo sito sul Mont-Valérien, temendo che la memoria del terrorismo facesse scomparire quella della Seconda Guerra Mondiale. Il ministro della Cultura, Rachida Dati, non fu mai entusiasta del progetto, secondo le stesse fonti. È vicina a Pierre-François Veil, figlio di Simone Veil e presidente della Fondazione per la Memoria della Shoah, quindi contrario alla costruzione del museo sul Mont-Valérien. Nell’entourage del ministro, Franceinfo ricorda che c’era “un consenso per chiedere un riorientamento del progetto”.

Il lavoro non è ancora iniziato. Ma, se il capo dello Stato manterrà i suoi impegni, l’inaugurazione avverrà nel 2027 con un museo che esporrà migliaia di pezzi, sigilli giudiziari o donazioni delle famiglie delle vittime, come le kippa dei bambini uccisi da Maometto. Merah a Tolosa, tavoli, sedie del bar “La belle team” forati da proiettili del 13 novembre. Questa rinuncia sarebbe stata difficile da ipotizzare in questo giorno di commemorazioni.

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