La mozione di censura del 4 dicembre 2024 mette fine al governo di Michel Barnier. Quest’ultimo ha portato con sé il disegno di legge finanziaria e il bilancio previdenziale per il 2025, oltre agli altri testi all’ordine del giorno. Ma la nomina, nel pieno delle vacanze di fine anno, di un nuovo governo, lascia intravedere un nuovo calendario parlamentare.
La questione scottante: il bilancio per il 2025
La questione più scottante del giovane governo Bayrou è il bilancio 2025. Con il bilancio della previdenza sociale, questo testo è urgente, perché non potrebbe essere adottato prima della scadenza del 31 dicembre 2024. La legge speciale adottata definitivamente il 18 dicembre Il 2024 ha consentito allo Stato di continuare ad operare rinnovando i crediti di bilancio entro il limite di quelli votati per il 2024. Non sono quindi possibili nuove misure. I disegni di legge finanziaria e di finanziamento previdenziale 2025 sono quindi i due testi più attesi in Parlamento in questo nuovo anno. I negoziati sulle misure che conterranno sono già iniziati. Il bilancio dovrebbe comunque rimettersi in carreggiata, sulla base della versione rimasta pendente al Senato a metà gennaio.
Il disegno di legge d’emergenza per Mayotte esaminato a febbraio al Senato
Un’altra delle emergenze che il governo Bayrou deve affrontare è la situazione di Mayotte. L’arcipelago, devastato dal passaggio del ciclone Chido il 15 dicembre, fatica a riprendersi. Un disegno di legge “d’emergenza” sarà presentato questo mercoledì al Consiglio dei ministri, dopo essere stato annunciato dal Primo Ministro. Il testo dovrebbe contenere varie misure per soddisfare i bisogni primari dei residenti dopo il passaggio del ciclone. Secondo fonti senatoriali, la questione sarà esaminata nella seduta del Senato all’inizio di febbraio. Il ministro dei Territori d’Oltremare, Manuel Valls, dovrebbe essere ascoltato dai senatori alla fine di gennaio. Successivamente dovrebbe essere presentato al Parlamento anche un disegno di legge sul “programma di rifondazione” di Mayotte.
Il disegno di legge agricolo sarà esaminato al Senato a febbraio
Un anno dopo le manifestazioni dei contadini, e mentre il Coordinamento rurale torna a mobilitarsi, l’agricoltura dovrebbe ritrovarsi al centro dei dibattiti parlamentari nel 2025. Il disegno di legge agricolo, adottato dall’Assemblea nazionale e inizialmente previsto per metà gennaio dal Barnier governo al Senato, sarà esaminato dalla Camera alta nel corso del mese di febbraio, si apprende da fonti parlamentari. Il ministro dell’Agricoltura non è cambiato tra i governi Barnier e Bayrou, LR Annie Genevard ha mantenuto la sua presidenza. Un disegno di legge elaborato dai senatori Laurent Duplomb e Franck Menonville volto a “rimuovere i vincoli all’esercizio della professione di agricoltore” sarà studiato nell’emiciclo del Palazzo del Lussemburgo dal 14 gennaio.
All’ordine del giorno del Senato c’è un’altra proposta di legge: mira ad estendere l’autorizzazione all’utilizzo dei buoni pasto nei supermercati. Questa possibilità è venuta meno alla fine del 2024, a causa della mancanza di proroga del bilancio per il 2025. Il 15 gennaio la Camera alta potrà votare questo testo adottato dall’Assemblea nazionale.
Proposta di legge per il contrasto al narcotraffico: un futuro incerto
Il progetto di legge contro il traffico di droga, frutto del lavoro di una commissione d’inchiesta senatoriale, redatto congiuntamente dal senatore LR Etienne Blanc e dal socialista Jérôme Durain, ha un futuro incerto. La sua ripresa è stata annunciata da Bruno Retailleau, rimasto ministro degli Interni, e Didier Migaud, ex ministro della Giustizia. Sebbene il testo ottenga il consenso tra la LR e il PS del Senato, i suoi autori non hanno alcuna conferma della sua inclusione all’ordine del giorno. La conferenza dei presidenti del Senato di mercoledì 8 gennaio fisserà l’agenda parlamentare delle prossime settimane.