Il sindaco di Montpellier denuncia alla procura un video “negazionista”.

Il sindaco di Montpellier denuncia alla procura un video “negazionista”.
Il sindaco di Montpellier denuncia alla procura un video “negazionista”.
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Il consigliere si richiama all’articolo 40 del codice di procedura penale che obbliga ogni pubblico ufficiale “che venga a conoscenza di un delitto o di un delitto” ad agire in giudizio “senza indugio”.

Il sindaco socialista di Montpellier, Michaël Delafosse, ha dichiarato lunedì 6 gennaio di aver denunciato al pubblico ministero “Commenti negazionisti e antisemiti” tenuto su TikTok da a “individuo con sede a Montpellier”negando in particolare in un video l’esistenza delle camere a gas. “Questo individuo residente a #Montpellier fa osservazioni negazioniste e #antisemite. Avvio all’autorità giudiziaria l’articolo 40 del codice penale”ha dichiarato Michaël Delafosse sul social network X. “Il negazionismo è punibile dalla legge Gayssot, l’incitamento all’odio è un reato. L’antisemitismo, il razzismo, l’odio verso il prossimo non hanno posto a #Montpellier, in Francia”ha aggiunto il sindaco, ripubblicando il “inviare” da un altro utente X.

In questo messaggio iniziale possiamo vedere un video di 2 minuti attribuito a un uomo che si presenta su TikTok con il nome “Anoss” e seguito da più di 16.000 persone. Sentiamo un uomo di mezza età con i capelli grigi e la barba di tre giorni descriversi come “molto suprematista” la religione ebraica e dichiariamo che non abbiamo “mai trovato” le camere a gas utilizzate dalla Germania nazista nei campi di sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale. L’AFP non ha trovato traccia lunedì sera di questo video tra i quaranta presenti sull’account TikTok di “Anoss”. Ma in un video datato 30 dicembre vediamo lo stesso uomo chiedersi se “Non siamo totalmente invasi dall’interno da parte di Israele”. In un altro video, datato 29 dicembre, si impegna “una piccola analisi della religione ebraica per dare seguito (figlio) vecchio video ».

In Francia lo richiede l’articolo 40 del codice di procedura penale “qualsiasi pubblico ufficiale che, nell’esercizio delle sue funzioni, venga a conoscenza di un delitto o di un delitto” afferrare “senza indugio” giustizia. Michaël Delafosse lo aveva già utilizzato sabato per denunciare ai tribunali la pubblicazione di commenti violenti, sempre su TikTok, da parte di un influencer algerino residente anche lui a Montpellier. Arrestato domenica, quest’uomo ha chiesto “uccisione” et “causare dolore” un manifestante contrario al governo di Algeri, in un momento in cui diversi altri algerini o franco-algerini sono nel mirino delle autorità francesi per video odiosi diffusi su Internet.

Francia

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