un ritiro storico dei paesi meno sviluppati

un ritiro storico dei paesi meno sviluppati
un ritiro storico dei paesi meno sviluppati
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Il Senegal si prepara a compiere un passo decisivo nel suo percorso economico annunciando il suo ritiro dalla categoria dei Paesi meno sviluppati (PMS). Questa decisione, convalidata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, segue le raccomandazioni del Comitato per la Politica di Sviluppo e del Consiglio Economico e Sociale, che hanno riconosciuto gli sforzi costanti del Paese nella sua ricerca di sviluppo.

Questo cambiamento di status, descritto come un “evento epocale” dalle Nazioni Unite, testimonia i significativi progressi compiuti dal Senegal negli ultimi anni. L’economia senegalese in rapida evoluzione è stata stimolata da ambiziose riforme strutturali, crescenti investimenti in vari settori e una gestione più efficiente delle sue risorse. Questo processo, che ha permesso al Paese di ridefinire il proprio modello di crescita, non è frutto del caso ma di una volontà politica affermata.

Una transizione pianificata per il futuro

La risoluzione adottata prevede un periodo transitorio di cinque anni durante il quale il Senegal dovrà finalizzare il proprio processo di laurea. Questa fase transitoria, cruciale per garantire la continuità dei programmi di sviluppo in corso, sarà supervisionata dallo sviluppo di una strategia nazionale in collaborazione con le Nazioni Unite e vari partner di sviluppo. Oltre a consolidare i risultati ottenuti, questo approccio consentirà di gestire i rischi persistenti, in particolare di fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico, dalla sicurezza alimentare ed energetica, nonché dalla stabilità del mercato.

Il Senegal si unisce ora alla ristretta cerchia di paesi africani che sono usciti con successo dalla categoria PMS. Nazioni come il Botswana (1994), Capo Verde (2007) e la Guinea Equatoriale (2017) hanno aperto la strada, dimostrando che questa transizione, seppur complessa, può generare nuove opportunità economiche e diplomatiche, a condizione che godano di un adeguato sostegno sulla scena internazionale.

Una questione globale

Se il ritiro del Senegal rappresenta un importante passo avanti, non dobbiamo oscurare le sfide che continuano a gravare sui paesi in via di sviluppo. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ricorda che, nonostante questi progressi, le conseguenze durature della pandemia di COVID-19, i conflitti regionali e gli effetti esacerbati del cambiamento climatico rimangono preoccupazioni costanti che possono minacciare i risultati ottenuti.

Il caso della Cambogia, anch’esso in procinto di raggiungere uno status simile, illustra questa dinamica globale in cui diversi paesi precedentemente classificati come paesi meno sviluppati stanno facendo notevoli progressi nel loro sviluppo socioeconomico.

Ogni tre anni, l’elenco dei paesi meno sviluppati è soggetto a revisione da parte del Comitato per la politica di sviluppo (CPD). Questo gruppo di esperti indipendenti svolge un ruolo fondamentale nel raccomandare adeguamenti al Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, al fine di garantire che il processo di laurea sia giustificato e sostenuto.

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