Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Nadia Fettah Alaoui, assicura che le imprese marocchine avranno la priorità nell’aggiudicazione dei contratti di studio, in conformità con la legislazione in vigore. Nella sua risposta ad un’interrogazione scritta del deputato Ahmed El Abbadi, afferma che il suo dipartimento è molto disposto a ricorrere agli esperti nazionali.
In risposta ad un’interrogazione scritta del deputato Ahmed El Abbadi, membro del Partito del Progresso e del Socialismo (PPS), sull’utilizzo di alcuni dipartimenti governativi per i servizi di società di ricerca straniere, Nadia Fettah Alaoui ha spiegato che gli esperti nazionali sono sistematicamente privilegiati in appalti pubblici relativi allo svolgimento di studi, ai sensi del decreto n. 431-22-2 relativo agli appalti pubblici, che sancisce il principio della preferenza nazionale. Ha ricordato inoltre che l’integrazione delle competenze marocchine è obbligatoria nei contratti di studio affidati ad operatori stranieri.
Il funzionario governativo ha inoltre chiarito che il suo ministero avvia contratti di studio solo quando necessario, in particolare per progetti che richiedono competenze specifiche che non possono essere coperte internamente. In questo senso ha citato l’articolo 147 del decreto sugli appalti pubblici, che impone la priorità agli esperti nazionali nella conclusione dei contratti relativi agli studi. Inoltre, l’articolo 144 prevede che gli uffici di progettazione esteri coinvolgano esperti marocchini per almeno il 20% del personale mobilitato per il progetto, salvo indisponibilità di competenze locali.
Nella sua interrogazione scritta, Ahmed El Abbadi ha sottolineato la proliferazione degli uffici di design marocchini, che ora coprono molti settori come l’economia, gli investimenti, le infrastrutture e persino la pianificazione strategica. Il deputato ha osservato che queste strutture integrano talenti provenienti da istituzioni pubbliche, aziende private e università marocchine. Secondo lui, questo aumento di potere degli uffici di progettazione locali è una risorsa importante per sostenere il Marocco nelle sue dinamiche di sviluppo.
Il deputato ha inoltre sottolineato il contesto economico e sociale del Regno, caratterizzato da un proliferare di progetti strutturanti e di programmi nazionali. In questo contesto ha insistito sulla necessità di realizzare studi approfonditi per garantire il successo di queste iniziative. Per lui la priorità va data alle competenze marocchine, che hanno una conoscenza approfondita delle realtà locali e competenze adeguate alle esigenze del Paese. Questo approccio non solo ridurrebbe i costi legati all’esternalizzazione, ma rafforzerebbe anche l’autonomia degli uffici di progettazione nazionali.
Si precisa che così dispone l’articolo 144 del citato decreto “quando il titolare del progetto non può effettuare gli studi necessari con i propri mezzi, può ricorrere a contratti di studio”. Tali mercati, si precisa, “devono essere chiaramente definiti per quanto riguarda lo scopo, la portata e i tempi di esecuzione per consentire la concorrenza tra i fornitori di servizi”.