La Banque de abbassa le previsioni di crescita per il 2025 allo 0,9%

La Banque de abbassa le previsioni di crescita per il 2025 allo 0,9%
La Banque de France abbassa le previsioni di crescita per il 2025 allo 0,9%
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Nelle sue ultime proiezioni macroeconomiche, la banca centrale ha rivisto al ribasso di 0,3 punti le previsioni di crescita del prodotto interno lordo (PIL) della Francia per il prossimo anno rispetto alle previsioni pubblicate a settembre.

La previsione di crescita per l'anno 2024 è invece mantenuta all'1,1%.

Le previsioni formulate il 27 novembre, prima del voto sulla mozione di censura del governo Barnier, si basavano su un disegno di legge finanziaria che avrebbe ridotto il deficit pubblico al 5% del Pil l'anno prossimo.

Tuttavia, “un minore risanamento del bilancio non porterebbe ad un eccesso di crescita, perché l'effetto negativo di una maggiore incertezza sulla domanda delle famiglie e delle imprese funzionerebbe nella direzione opposta”, avverte l'istituzione che precisa che le sue proiezioni restano compatibili con un disavanzo più pronunciato nel 2025 .

L'economia francese dovrebbe quindi uscire dalla crisi inflazionistica senza subire una recessione, ma la ripresa avverrà solo nel 2026 e nel 2027, più tardi di quanto previsto, aggiunge la BdF.

La crescita è prevista all’1,3% nel 2026, rispetto all’1,5% previsto in precedenza, e all’1,3% nel 2027, una ripresa sostenuta dal previsto rimbalzo della domanda tra i partner commerciali europei e dall’allentamento della politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE ).

L’istituzione rileva inoltre che l’esercizio è complicato da rischi geopolitici, che sono “sempre elevati”.

“Nel complesso, i rischi rispetto alla nostra proiezione sono orientati al ribasso per la crescita e, in misura minore, per l'inflazione”, avverte la BdF che non ha integrato nelle sue previsioni i rischi di tensioni commerciali.

L’inflazione dovrebbe continuare a scendere nel 2025 e attestarsi all’1,6% prima di rimbalzare leggermente all’1,7% nel 2026 e poi all’1,9% nel 2027, un livello vicino all’obiettivo del 2% fissato dalla BCE.

Il BdF avverte inoltre che i mercati del lavoro rallenteranno nel 2025 e nel 2026, portando il tasso di disoccupazione all’8%, prima di accelerare nuovamente grazie alla ripresa della crescita.

(Scritto da Corentin Chappron, a cura di Augustin Turpin)

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