Il Ministro degli Affari Esteri potrebbe succedere a Justin Trudeau come leader del Partito Liberale canadese?
Così viene presentata Mélanie Joly in un ritratto pubblicato mercoledì dal New York Times.
L’articolo del giornalista Ian Austen ripercorre le diverse fasi della vita della Joly che l’hanno portata a diventare Ministro degli Affari Esteri, incarico che lei dice di aver inizialmente rifiutato, temendo che ciò avrebbe messo a repentaglio i suoi progetti di ricorrere alla fecondazione in vitro.
Justin Trudeau, però, è riuscito a convincerla offrendosi di prendere le misure necessarie per permetterle di continuare le cure.
“Se rimani incinta, sarebbe un grande messaggio da inviare al mondo”, le avrebbe detto il Primo Ministro.
La ministra racconta inoltre al New York Times le importanti questioni che ha dovuto affrontare da quando è entrata in carica, tra cui i rapporti con la Cina, le accuse di interferenze da parte dell’India e, più recentemente, la prospettiva di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Nonostante le ipotesi avanzate nell’articolo secondo cui sarebbe considerata la sua successione, la signora Joly rimane fedele al suo capo.
“Conosco il signor Trudeau da molto tempo e ha il mio sostegno al 100%”, ha detto ai media americani.