Il perno della Francia in Africa

Il perno della Francia in Africa
Il perno della Francia in Africa
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Perdendo influenza in Africa, la Francia sta adottando una nuova strategia nel continente. Questa inversione di tendenza pone l’accento sulla creazione di partenariati economici, in particolare con paesi di lingua inglese come la Nigeria.

Il 28 e 29 novembre è stato ricevuto il presidente nigeriano Bola Tinubu in visita di Stato a Parigiil primo in 24 anni. L'obiettivo principale della visita del capo di Stato africano è rafforzare le relazioni economiche tra i due Paesi. Questo approccio rientra nel desiderio della Francia di espandere i suoi partenariati economici nell'Africa anglofona. Indebolita nei paesi africani francofoni, questa visita illustra un perno nella strategia francese nel continente.

Una serie di problemi economici

La Francia ha subito gravi perdite economiche in Africa negli ultimi vent’anni, riducendo la sua quota di mercato di quasi la metà. UN rapporto pubblicato nel 2019 dell’ex ministro Hervé Gaymard dimostra che, sebbene le esportazioni francesi siano raddoppiate, la loro quota è scesa dal 12% al 7% su un mercato quadruplicato. Questa perdita di competitività si inserisce in un contesto geopolitico teso, illustrato in particolare dalla situazione dell’Orano nel Niger.

Di fronte alla crescente instabilità economica e politica, Oranoazienda francese specializzata in uranio, ha sospeso le sue attività dal 31 ottobre 2024. Questa decisione si inserisce in un clima segnato dalla volontà del regime militare nigerino, conseguente al colpo di stato del luglio 2023, di rivedere lo sfruttamento delle sue risorse naturali per rafforzare la propria sovranità. ComeOranonumerose imprese francesi hanno ridotto le loro attività nel continente, come le grandi banche francesi (Société Générale, Crédit Agricole, BNP Paribas), Mentrealtri sono ancora sotto pressione crescente.

Una perdita di influenza senza precedenti

Questa perdita di competitività economica riflette a declino più ampio dell’influenza francese sul continente africanoin particolare nell’Africa occidentale, considerata a lungo la sua “area privata”. Questo declino è particolarmente visibile nel Sahel, dove una serie di colpi di stato portarono all’estromissione della Francia dai territori strategici.

Recentemente, diversi eventi hanno confermato questa perdita di influenza. Il governo ciadiano ha così annunciato la fine dell'accordo della cooperazione in materia di difesa con la Francia il 28 novembre. Lo stesso giorno, Bassirou Diomaye Faye, presidente senegalese, ha dichiarato la sovranità del suo paese « non ammette la presenza di basi militari straniere » prendendo di mira la presenza militare francese.

Allo stesso tempo, la concorrenza di potenze come l' CineseIL Russia e il Turchia si intensifica, mentre campagne di informazione ostili alimentare la narrativa antifrancese. Questi paesi competitivi continuano la loro strategia di espansione nell’ex “pre-quadrato” francese. Ciò è dimostrato dall'implementazione di 200 istruttori russi in Guinea Equatoriale lo scorso agosto o la riaffermazione delle ambizioni turche sul continente in occasione della Vertice Turchia-Africa a Gibuti all'inizio di novembre.

Un riposizionamento strategico

Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato nel febbraio 2023 a « diminuzione visibile » del personale militare francese in Africa, con l'obiettivo di stabilire a « nuovo modello di partenariato » sulla base di un aumento delle capacità africane. Un anno dopo, Jean-Marie Bockel fu incaricato di sviluppare una strategia per riconfigurare il sistema militare francese in Africa. Dopo diversi mesi di lavoro, il suo rapporto è stato presentato al presidente francese nel luglio 2024.

La relazione propone una riconfigurazione ambiziosa, prevedendo a riduzione del personale militare francese da 2.300 a 600. Questo ridimensionamento è accompagnato da una partnership” rinnovato », puntando su una maggiore cooperazione con le forze armate locali. L’obiettivo dichiarato è promuovere l’autonomia dei paesi africani nella gestione della propria sicurezza, preservando i legami strategici con la Francia.

Questa revisione fa parte di una logica più ampia di riorientamento dell’influenza francese in Africa, favorendo ora partenariati incentrati sullo sviluppo economico e sulla sovranità dei paesi africani. Questo sviluppo segna anche il desiderio di rispondere alle aspettative locali e di ridefinire le relazioni franco-africane secondo una modalità di collaborazione più equilibrata.

Diversi “perni”

Dal suo primo mandato, Emmanuel Macron ha intensificato i suoi viaggi nei paesi non francofoni, in particolare in Francia Ghana, Nigeria e Sud Africa. Questo orientamento verso le economie dei paesi di lingua inglese riflette una considerazione del nuovo potenziale economico in Africa. In effetti, i principali partner commerciali della Francia nel continente, Nigeria e Sudafrica, non sono francofoni.

L’esempio della Nigeria è particolarmente sorprendente. Il primo partner commerciale africano della Francia nel 2023La Nigeria è oggetto di particolare attenzione da parte di Parigi dal 2017. La creazione nel 2018 del Consiglio d'impresa franco-nigeriano confermato questa tendenza. Questo forum, che riunisce leader aziendali delle due nazioni, mira a rafforzare i legami economici. Oltre all’economia, questa collaborazione pone l’accento sui giovani e sugli scambi culturali, rispondendo alle problematiche di un Paese in cui l’età media è di 18 anni.

Anche la Francia ha rivisto le sue priorità nel Maghreb. Dopo anni di rapporti tesi con l’Algeria, Parigi ha avviato un riavvicinamento strategico con il Marocco. Questo cambiamento è stato illustrato dal riconoscimento da parte della Francia della sovranità marocchina sul Sahara Occidentaleun importante punto di tensione nella regione. Questo riavvicinamento si è concretizzato durante la visita di Stato di Emmanuel Macron a Rabat nell'ottobre 2024. In questa occasione, Francia e Marocco hanno firmato contratti e accordi di investimento per un valore totale stimato in 10 miliardi di euro.

Luigi Quinet

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