“È il Paese che stiamo mettendo in pericolo. » Ospite di Francia 2questo martedì 3 dicembre 2024, il ministro dell'Economia Antoine Armand ha avvertito i deputati che intendono censurare il governo di Michel Barnier. Il rovesciamento dell’esecutivo avrebbe necessariamente conseguenze economiche sul Paese, ma non vi è alcun rischio, in questa fase, di mancato pagamento o di uno “shutdown” stile americano.
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Quindi, se il governo di Michel Barnier venisse censurato, Emmanuel Macron avrebbe due scelte: o rinominare rapidamente un nuovo Primo Ministro, o lasciare Michel Barnier a capo di un governo dimissionario per occuparsi degli affari correnti mentre lui sceglie il suo sostituto.
Due leggi speciali
Qualunque sia la soluzione scelta dal Presidente della Repubblica, i termini per l’adozione del bilancio prima dell’inizio del 2025 sarebbero molto brevi e il governo dovrebbe allora basarsi sul comma 4 dell’articolo 47 della Costituzione. Ciò prevede che l'esecutivo “chiede urgentemente al Parlamento l'autorizzazione alla riscossione dei tributi e apre con decreto gli stanziamenti relativi ai servizi votati”.
La procedura è dettagliata nell'articolo 45 della Legge organica relativa alle leggi finanziarie. In realtà ci sono due procedure. La prima dovrà essere applicata entro l’11 dicembre. Permette al governo di chiedere all'Assemblea “di votare separatamente tutta la prima parte della legge finanziaria dell'anno”. Un testo che verrebbe poi sottoposto al Senato nell'ambito di una procedura accelerata.
Se questa procedura non ha esito positivo o è trascorsa la data del 19 dicembre, il governo può allora ricorrere alla seconda procedura. Permette di presentare all'Assemblea un disegno di legge che autorizza a riscuotere le tasse per finanziare i servizi pubblici sul modello del bilancio dell'anno scorso, in attesa del voto sul nuovo bilancio.
Questa opzione venne utilizzata solo una volta sotto la Quinta Repubblica, nel 1979, ma il contesto politico era completamente diverso. All'epoca, il governo Raymond Barre disponeva della maggioranza assoluta dell'Assemblea, ma la legge finanziaria era stata censurata dal Consiglio costituzionale per un errore procedurale. Il governo approvò poi una legge d'emergenza prima di regolarizzare la situazione all'inizio del 1980 con il voto di un nuovo bilancio.
L'ultima istanza con l'articolo 16
Se invece l’Assemblea nazionale decidesse di non approvare queste leggi speciali, la situazione sarebbe bloccata. Il rischio di mancato pagamento è quindi reale. In una simile circostanza, Emmanuel Macron potrebbe allora invocare l’articolo 16 della Costituzione che conferirebbe poteri eccezionali al Presidente della Repubblica per adottare misure di bilancio senza passare dal Parlamento.