Secondo La giovane Africala vittima, che ha sporto denuncia a Parigi e Casablanca per stupro, sospetta G. Rahal Essoulami di “averle fatto assumere GHB”. Durante l’audizione davanti alla Brigata Nazionale della Polizia Giudiziaria (BNPJ), l’avvocato francese ha dichiarato che la droga dello stupratore “avrebbe potuto essere nascosta nel cibo o nelle bevande”. Ma l’interessato “nega categoricamente”, ha affermato la rivista panafricana in un articolo pubblicato il 28 novembre, mettendo in dubbio i motivi di questa accusa contro la nipote del fondatore del gruppo di catering ed eventi Rahal.
Nella sua analisi, la pubblicazione evoca una “rivalità sentimentale” tra la francese e G. Rahal Essoulami, che sarebbe l’ex fidanzata di Mohamed Amine Naguib, fidanzato dell’avvocato. Le due donne avrebbero avuto un litigio durante la festa privata a casa di Kamil Bennis. Interrogata sulla sua relazione con l’ex, l’imputato afferma “di conoscerlo da circa sei anni” e che “la loro relazione amichevole e romantica era finita a causa del consumo eccessivo di alcol da parte di lui e della sua tendenza a litigare quando beveva. “
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G. Rahal Essoulami ha detto di “aver notato che Naguib e la sua fidanzata francese litigavano a causa della sua presenza (la sera), a causa del suo status di ex”. Ha inoltre confermato di essersi avvicinata alla francese per chiederle spiegazioni sul suo comportamento, ma i partecipanti alla festa sono intervenuti. La giovane ha inoltre dichiarato di “non aver assistito a litigi tra Mohammed Amine Naguib, Saad Slaoui e Kamil Bennis”, negando inoltre “qualsiasi controversia” con l’avvocato francese, nonché l’accusa nei suoi confronti. Ha assicurato di “aver lasciato la festa ben prima della fine”.
Testimoni hanno riferito agli inquirenti che le due donne avevano litigato. La francese, dal canto suo, afferma di non ricordare nulla dopo quella sera. Le indagini sono in corso per far luce su questa vicenda. Nel frattempo Kamil Bennis, Mohamed El Alj e Saad Slaoui, i tre “figli di papà” accusati di aver violentato la vittima, sono stati messi in custodia cautelare.
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