Il padre di famiglia è stato riconosciuto colpevole di violenza e ha minacciato di uccidere la compagna

Il padre di famiglia è stato riconosciuto colpevole di violenza e ha minacciato di uccidere la compagna
Il padre di famiglia è stato riconosciuto colpevole di violenza e ha minacciato di uccidere la compagna
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l’essenziale
Dopo aver trascorso quasi un mese in prigione, un giovane di 29 anni è stato processato venerdì dal tribunale giudiziario di Montauban. Al termine dell’udienza è stato dichiarato colpevole dei fatti di cui era accusato e che aveva ammesso.

Venerdì, un uomo di 29 anni, originario di Foix, è comparso davanti al tribunale giudiziario di Montauban per le violenze commesse contro la sua compagna il 2 giugno nella sua casa di Albias. Avendo chiesto tempo per preparare la sua difesa, il quasi trentenne, sordo e muto, era in carcere dal giorno successivo ai fatti.

Durante il processo, la presidente dell’udienza, Audrey Trafi, ha ricordato il contesto della serata: “Eri ubriaco e arrabbiato. Il tuo compagno ha detto che avevi consumato 5 bottiglie di vino”. E mentre la coppia è in videochiamata con gli amici su WhatsApp, la situazione sfugge di mano. L’interlocutore racconta poi di aver assistito ad una scena di violenza, dove l’imputato avrebbe minacciato di morte la compagna, “con una pistola BB”, specifica il giudice. Anche il loro figlio, di appena un anno, e l’amico sono stati minacciati dal giovane.

Informati dalla madre del testimone, che ha anche ripreso la scena, i gendarmi hanno arrestato in serata gli Ariégeois.

Il partner non sporge reclamo

Di fronte alla registrazione video, il sordomuto ha confermato alla corte tramite il suo interprete di aver riconosciuto i fatti di cui era accusato. “Ho commesso degli errori, me ne pento. L’alcol non ha un buon effetto su di me. In carcere ho pensato molto, non era giusto quello che ho fatto, ho bisogno di cambiare”, spiega attraverso la voce dell’assistente.

«Il partner non sporge denuncia», precisa il sostituto procuratore Lisa Bergereau, che non manca di sottolineare di essere già stato condannato per violenza contro la compagna qualche mese fa. Richiede 3 mesi di reclusione e il divieto di detenere armi per 3 anni.

L’avvocato del giovane ha ricordato, da parte sua, che la sua disabilità gli ha portato enormi difficoltà nella vita di tutti i giorni e che il periodo trascorso in prigione è stato “una grande sofferenza”, senza pensare a niente per persone come lui. “Il periodo in prigione era necessario ma deve finire. Lui sente molto acutamente le vibrazioni prodotte dai rumori e questo lo fa soffrire”, ha affermato.

Al termine di una breve sospensione, i giudici hanno dichiarato colpevole l’Ariégeois di 3 mesi di carcere. Gli è stato notificato un mandato di comparizione davanti al giudice dell’esecuzione, durante il quale potrà chiedere una modifica della sua sentenza. Gli è inoltre vietato detenere armi per 3 anni e non deve entrare in contatto con la sua compagna né recarsi a casa sua.

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