incarcerato a Mulhouse, il leader Kanak Christian Tein si considera un “prigioniero politico”

incarcerato a Mulhouse, il leader Kanak Christian Tein si considera un “prigioniero politico”
incarcerato a Mulhouse, il leader Kanak Christian Tein si considera un “prigioniero politico”
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Il leader Kanak della Field Action Coordination Unit (CCAT) in Nuova Caledonia, Christian Tein, detenuto a Mulhouse (Alto Reno), ha dichiarato lunedì 1 luglio “prigioniero politico”durante la visita di due senatori, alla quale ha partecipato anche un corrispondente dell’AFP.

“Sono un prigioniero politico e il primo estradato insieme ai miei compagni”, ha dichiarato, riferendosi alle sue condizioni di detenzione. La discussione, inquadrata, non poteva riguardare l’inchiesta in corso.

Durante questa intervista ai parlamentari, Christian Tein ha parlato delle sue condizioni di detenzione a Mulhouse, delle sue attività, aggiungendo: “Ad un certo punto, dovremo rimetterci attorno a un tavolo per riprendere le discussioni. La sopravvivenza della Nuova Caledonia dipende da questo.”

Ha spiegato in particolare di essere stato messo a dura prova dal lungo viaggio in aereo, ammanettato. “È stato difficile iniziare a orientarmi” a Mulhouse, ha continuato.

Arrestati diversi attivisti indipendentisti

Christian Tein è stato incriminato in particolare per complicità in tentato omicidio e associazione a delinquere preparatoria di un crimine., dopo più di un mese di violenze contro una riforma elettorale accusata dai separatisti di emarginare la popolazione autonoma Kanak. Si è sempre difeso dall’aver incitato alla violenza.

Dall’inizio dei disordini in Nuova Caledonia legati alla riforma costituzionale sullo scongelamento dell’elettorato criticata dai separatisti Kanak, 1.520 persone furono arrestatesecondo l’ultimo aggiornamento sulla situazione dei servizi statali nell’arcipelago, pubblicato venerdì 28 giugno.

Undici attivisti indipendentisti sono stati arrestati il ​​19 giugno. Tra loro, nove sono stati posti in custodia cautelare, di cui sette in varie carceri francesi.

Le violenze, le più gravi avvenute nell’arcipelago dagli anni ’80, lasciato nove mortisecondo l’ultima valutazione delle autorità, e ingenti danni materiali (incendi, distruzioni, saccheggi, ecc.).

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