Belfort si prepara per una “festa pazzesca”

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“Una festa pazzesca”: la 34a edizione degli Eurockéennes de Belfort, che si svolge dal giovedì alla domenica, propone anche quest’anno un programma allettante, con il DJ David Guetta come headliner.

“Aspettiamo tanta gente, probabilmente ci ritroveremo con tre giorni pieni”, si rallegra Jean-Paul Roland, direttore generale di questo evento che segna l’apertura della stagione dei festival estivi.

“Sarà una delle grandi edizioni, credo”, anticipa, mentre l’anno scorso circa 125.000 persone si sono riversate nella penisola di Malsaucy.

“Una festa pazzesca per quattro giorni e quattro notti”, promette la comunicazione del festival, che vede come ogni anno una sessantina di artisti provenienti da un ampio panorama musicale, tra cui alcune grandi locomotive, a cominciare da David Guetta, capofila di quest’anno.

– “Margini artistici” –

Il DJ francese con più di 80 milioni di singoli venduti si esibirà domenica sulla “Grande Scène” e completerà l’elenco dei pesi massimi dell’elettronica passati per Belfort, dopo Daft Punk (1996 e 2006) o DJ Snake (2017).

Un altro grande nome, Lenny Kravitz, farà il suo ritorno un quarto di secolo dopo la sua prima visita. L’americano, previsto per venerdì sera, ha appena pubblicato il suo dodicesimo album, “Blue Electric Light”.

Nel bel mezzo di un tour d’addio quest’anno, sabato sera si esibiranno il gruppo rock canadese Sum 41 mentre i Black Pumas, le cui esibizioni agli Eurockéennes erano state cancellate nel 2020, 2021 (a causa del Covid-19) e 2022 (maltempo ) sono attesi questa volta venerdì.

Gli esperti del rock alternativo, i The Breeders, che firmarono il leggendario “Cannonball” all’inizio degli anni ’90, suoneranno venerdì sera.

Rivelazione musicale del 2023 con il suo album “La symphonie des éclairs”, Zaho de Sagazan è in programma giovedì.

Per quanto riguarda la scena rap, non sarà tralasciata Kaaris, Bigflo & Oli, Gazo o l’artista belga Shay.

“Noi andiamo sempre un po’ ai margini artistici” ma sempre con “spirito generalista: non è perché abbiamo tanta gente che non possiamo essere attenti anche a cose meno conosciute”, come ad esempio “Congolesi o ivoriani rap o cose che vengono dalla Scandinavia”, professa Jean-Paul Roland.

Ai suoi occhi, “questi grandi raduni” come gli Eurockéennes “salvano in una società un po’ divisa”.

«Abbiamo sempre l’impressione che le folle abbiano qualcosa di minaccioso mentre le consideriamo una prova di umanità e di condivisione», continua il direttore generale di un festival che prosegue il suo impegno anche in materia ambientale (gestione dei rifiuti e dell’energia, ristorazione sostenibile, assunzioni un responsabile dello sviluppo sostenibile, ecc.)

Influenzati dalle novità politiche, gli Eurockéennes offriranno uno sportello per aiutare i festivalieri in ritardo con le procedure e aiutarli a completare le loro deleghe per il secondo turno delle elezioni legislative previste domenica.

– “Zampa europea” –

Questo sportello “è destinato ai ‘cittadini frequentatori del festival ritardatari'”, sorride il signor Roland, secondo il quale “questo è il primo anno in cui il festival cade contemporaneamente alle elezioni”.

Tuttavia non ci sono istruzioni di voto, insiste. “Siamo un’associazione ai sensi della legge del 1901 e nei nostri statuti si specifica che non possiamo fare proselitismo religioso o politico (…) Non c’è attivismo in questa materia, si tratta solo di contribuire a fare una procura” .

Domenica è ancora in programma uno “spettacolo”, chiamato “Glow-Up”, sotto il tendone: dalle 17 alle 22, 4.000 partecipanti al festival potranno farsi truccare sul palco da una sessantina di truccatori. Potranno poi farsi scattare delle foto, che verranno trasmesse su grandi schermi.

“Darà un’atmosfera più da club”, ride Jean-Paul Roland. “È il nostro tocco ‘Eurockéennes’.”

dsa/bdx/o

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