16 agosto 1944, giorno della liberazione di Orléans dall’occupazione tedesca: una mostra per rivivere le emozioni di quell’epoca

16 agosto 1944, giorno della liberazione di Orléans dall’occupazione tedesca: una mostra per rivivere le emozioni di quell’epoca
16 agosto 1944, giorno della liberazione di Orléans dall’occupazione tedesca: una mostra per rivivere le emozioni di quell’epoca
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Basandosi su testimonianze forti, la storica locale Anne-Marie Royer-Pantin segue il viaggio degli americani e le vicende della sconfitta tedesca a Orléans. Questa mostra, a partire da lunedì 1 luglio, per le strade di Orléans, ripercorre ora per ora il 16 agosto 1944.

Non è solo un aggregato di fatti e date storiche… È una mostra, pensata a partire da testimonianze dell’epoca, “sul posto, nel giorno della Liberazione, per toccare la gente, con materiale vivo”, si entusiasma Anne- Marie Royer-Pantin. Lo storico, autore e relatore, ha ideato due mostre presentate a Orléans, in occasione dell’80° anniversario della Liberazione.

“L’intero programma si intitola Quando la storia si vive, quando si scrive la memoria. È una parte della nostra storia e una data importante. C’è una sorta di eco tra la liberazione della città da parte di Giovanna d’Arco, e la Liberazione, sono associati nella memoria collettiva. È una specificità di Orléans e questo le permette di distinguersi”, spiega.

Numerose sono le testimonianze di questo periodo, afferma lo specialista in storia di Orléans: “Ho voluto collocare questa mostra in un luogo delicato, perché è un periodo complicato. Tutto è misto per gli orléans. Gli ultimi mesi di occupazione sono stati terribili per Orléans La città è massacrata, ci sono carenze assolute, lutti che non ci saranno mai, ma anche la gioia, l’esplosiva gioia popolare che copre la tragedia della situazione. Gli abitanti sono ricollocati in baracche, camion, automobili… “

Convegni, mostre, sfilata di veicoli d’epoca… Orléans celebra l’80° anniversario della Liberazione con un programma di festeggiamenti

Ripristino della verità storica

La mostra “Orléans alla Liberazione” sarà allestita lunedì 1 luglio, all’aperto, in città, e sarà visibile fino al 23 settembre.

Come sempre nel suo lavoro, Anne-Marie Royer-Pantin è stata spinta, in questo risultato, da un’esigenza: ristabilire la verità storica, “sono passati 80 anni, ci siamo allontanati da diverse generazioni, la storia è diluita, e io spesso si vedono errori negli scritti, ad esempio che il generale Patton era quel giorno, a Orléans. O ancora, si dice che fu la Resistenza a liberare la città. Prepararono il terreno agli americani, ma la macchia sì decapitato il 14 e 15 agosto 1944 a Lorris.

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Il suo approccio: trascrivere gli eventi di quel giorno, ora per ora, basandosi sulle testimonianze scritte degli orléannesi, ma anche sui diari di bordo dei soldati americani.

“Restituiamo un ricordo fresco della giornata, dell’evento e di come è stato vissuto. Ho voluto inserirlo anche nel paesaggio urbano del 1944, seguendoli passo dopo passo”, spiega.

Ecco perché la mostra è composta da pannelli da scoprire in dodici luoghi, dall’ingresso delle forze alleate attraverso il Faubourg Bannier, con un pannello installato in Place Gambetta.

“Sono orgoglioso di portare con me un ricordo che non deve essere dimenticato”: le parole del pronipote di un combattente della resistenza durante l’80° anniversario della macchia mediterranea di Samatha

Dodici segni in città

Per saperne di più su questi eventi, gli orleani potranno poi recarsi, nell’ordine, rue de la République, rue Bannier, place du Martroi, place de l’Étape, davanti alla prefettura, al ponte Giorgio V, alla piazza Charles- Péguy, sull’Esplanade du Souvenir.

“Ci sono dieci pannelli nel centro della città e due a sud della Loira. Uno a Saint-Marceau che è stato liberato solo pochi giorni dopo, perché il reggimento della Terza Armata non attraversa la Loira, si assicura e si precipita verso Metz. L’arrivo degli americani fu facile, non incontrarono molta opposizione tedesca, il 16 agosto i tedeschi si ritirarono sulla riva sud, e lì portarono il caos, con una crudeltà terribile. La Liberazione avverrà in due fasi”, spiega lo storico, ricordando che anche il ponte Giorgio V fu distrutto dai tedeschi quel giorno, alle 21,15.

La mostra prosegue con un pannello a La Source:

“L’indiano viene dal 16 agosto 1944. I soldati del 137° reggimento vengono da Kanzas, molti da Wichita, sono giovani, non hanno 20 anni. Il legame è molto forte grazie a loro.”

Il curatore della mostra amplia inoltre il tema al dopo-Liberazione con il ristabilimento delle amministrazioni e della stampa, con la creazione de La République du Centre, la ricostruzione degli edifici…

Il 14 giugno 1944 la città di Beaugency fu colpita da un bombardamento mortale.

Anche gli artisti testimoniano nelle loro opere

Le sculture di rue Bannier ricordano la data. Foto Cindy Roudier-Valaud

Il giorno successivo, martedì 2 luglio, e fino al 31 agosto, un’altra mostra proporrà un altro aspetto della memoria della Liberazione di Orléans.
Si è immersa nelle opere di noti artisti di Orléans come Louis-Joseph Soulas, Jeanne Champillou, l’acquarellista Louis Dupont e il caricaturista Robert Sire…

“Sono artisti che lasciano un’opera in questo giorno. È commovente, è proprio il confine tra storia e memoria, da un punto di vista artistico e culturale”, spiega Anne-Marie Royer -Puppet.

Numerose opere saranno presentate nella sala Cracovia dell’hotel Groslot.
Verranno inoltre evidenziate le due sculture che ornano gli edifici della prima Ricostruzione, rue Bannier, agli angoli di rue du Colombier e rue de la Cerche, opera dello scultore Marcel Gili. Ha anche inciso sulla pietra la data del 16 agosto 1944.

La mostra metterà in risalto anche le storie di scrittori, poeti, giornalisti e storici che hanno testimoniato questi giorni cruciali per la storia della città.

Lasciati guidare dalle “Stelle del Nord” al Museo delle Belle Arti di Orléans

Anche nel programma.
Conferenze. Martedì 13 agosto, alle 18, auditorium del Musée des Beaux-Arts Orléans, “Orléans è liberata! 16 agosto 1944, quando si vive la storia”, di Anne-Marie Royer-Pantin. Giovedì 15 agosto, alle 15, auditorium del Musée des Beaux-Arts Orléans, “La Liberazione e dopo? Il 16 agosto 1944, quando si scrive la memoria”, condotto da Anne-Marie Royer-Pantin. Martedì 17 settembre, alle 18, auditorium del Museo delle Belle Arti, “Orléans martirizzata, Orléans liberata. Gli orléans e le potenze alla Liberazione (1944-1945)”, di Pierre Allorant.
Animazioni. Venerdì 16 agosto, sfilata di veicoli militari, alle 14:30. Esposizione di veicoli d’epoca alle ore 15.00 Cerimonia ufficiale, al Monumento alla Vittoria, alle 17:30. Ballo della Liberazione alle 20, alla Salle Eiffel.
Visite guidate (prenotazione obbligatoria presso l’ufficio turistico) Martedì 9, 16, 23 e 30 luglio, 10,30, visita dei bambini: ricostruire Orléans dopo i bombardamenti. 1h30, libero. Giovedì 1, 8, 15 e 22 agosto, ore 15, visita guidata e narrata: la Resistenza a Orléans. 1h30, pagando. Lunedì 5, 12, 19 agosto, venerdì 16 agosto, 10,30, visita guidata: la Liberazione di Orléans. 1h30, pagando.

Cindy Roudier-Valaud

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