a Parigi: “La Francia è un paese di fraternità, anche se un discorso nauseante è necessario” – Libération

a Parigi: “La Francia è un paese di fraternità, anche se un discorso nauseante è necessario” – Libération
a Parigi: “La Francia è un paese di fraternità, anche se un discorso nauseante è necessario” – Libération
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Sono le 20:00 sulla piazza Saint-Bruno, nel 18° arrondissement di Parigi. Tutti gli occhi sono puntati sui telefoni. Le miniere stanno chiudendo. Una giovane donna tiene la testa, chiedendosi come i sondaggisti possano già stimare i risultati del secondo turno. “Cosa sanno dei rinvii?” Karim Belmadami, 63 anni, guarda i punteggi, quelli della sinistra, quelli dei macronisti. Crede anche nella diga. “Forse c’è una possibilità con Macron per il secondo turno se sarà logico con se stesso. È già stato piuttosto schifoso nelle ultime due settimane.” spera ancora in questo volontario al festival Goutte-d’Or.

Questa è l’ultima sera del festival in questo quartiere del nord di Parigi e, a memoria dei residenti, non si è mai svolta contemporaneamente ad una serata elettorale. Durante il pasto, tra la sfilata degli stilisti e il concerto cubano previsto alle 20, al programma si sono aggiunti gli interventi dei rappresentanti dell’associazione. Ce ne sono quasi venti sul palco, a ricordarci fino a che punto tengono e manterranno il loro valore “impegno a difendere senza restrizioni la democrazia, la solidarietà, la fraternità e a continuare a lottare contro ogni discriminazione. Diamo uno sguardo alla nostra storia, Goutte-d’Or è sempre stata una terra accogliente. Abbiamo sempre saputo resistere”.

“Macron non ci ha aiutato, questo è certo”

Il VOTO è esposto in grandi lettere rosse disegnate con un pennarello su un grande striscione bianco appeso a un cancello della piazza ai piedi della chiesa di San Bernardo. In questo focolaio di lotta per il movimento dei migranti privi di documenti nel 1996, tra il profumo dello zucchero filato, Bernard Massera, 84 anni, è il ricordo di questa celebrazione trentennale. Questo pensionato, elettromeccanico e sindacalista CFDT, che “la sua biografia nel Maitron”il dizionario del movimento operaio, raccontare : “Soffrivamo della cattiva reputazione del quartiere, al punto che i taxi non volevano venire qui. Volevamo dimostrare che questo quartiere era un luogo dove le persone vivevano bene. Abbiamo portato i batteristi del Bronx, Amadou e Mariam, l’orchestra Barbès, spettacoli di qualità che potessero coinvolgere la gente rispondendo alle esigenze di festa del quartiere”. Per questo Elettore di sinistra l’attuale Situazione politica, la RN alle Porte del Potere, sono “cose che vengono da molto lontano. Macron non ci ha aiutato, questo è certo, con il suo problema dell’ascolto, del cortocircuito di associazioni e sindacati. Ma la distruzione dei servizi pubblici, della sanità e dell’istruzione nazionale viene da molto più lontano”..

Anche se i risultati locali arriveranno solo in tarda serata – gli uffici chiudono alle 20 – Bernard, come gli altri, non teme il risultato del distretto. Qui, nel diciassettesimo collegio elettorale di Parigi, Danièle Obono (LFI) è stata rieletta al primo turno nel 2022. In questo caso in Francia ce ne sono stati solo cinque. Nel refettorio della vicina scuola elementare dalle pareti bianche e verdi, dove si sta svolgendo lo spoglio dell’ufficio 55, su sei grandi tavoli sono impilate le schede favorevoli al deputato uscente. I cittadini volontari contano e raccontano. Sono le 21:30 quando sentono i megafoni per strada. “Niente fascisti nel quartiere, niente quartieri per fascisti”. “Il Settecento si sposta, Bardella è quasi arrivato”. Arrivano i manifestanti. Alcuni hanno indossato i paramenti della CGT, altri portano striscioni a sostegno della Palestina o di “Parigi 18 in lotta”. Si fermano sulla piazza davanti alla chiesa di San Bernardo. Una band continua a suonare musica cubana. I manifestanti esitano, poi se ne vanno, dirigendosi verso Place de la République. Si chiude lo spoglio della carica 55: la partecipazione supera il 70% e Danièle Obono ha raccolto il 74,12% dei voti, ovvero 868 su 1.171.

Jacques Mendy ha sostenuto il Nuovo Fronte Popolare. Questo attivista di sinistra si occupa dell’associazione Enfants de la Goutte-d’Or “creato nel 1978 da residenti, suore, laici, musulmani”. Per lui, “La solidarietà esiste in questo Paese, la Francia è un Paese di fraternità, anche se un discorso nauseante è necessario”. Wardine Ibouroi, 40 anni, si occupa di un’altra associazione, Home Sweet Mômes: “Siamo un quartiere di una trentina di nazionalità. Abbiamo problemi sociali e sociali, sì, ma mai problemi legati alla nostra diversità. Stasera dimostreremo al mondo intero che il quartiere è la soluzione alla coesione sociale”. I musicisti suonano, la gente del posto balla la salsa. “C’è qualcosa di prezioso qui che non deve essere distrutto” conclude Jacques Mendy.

Questa volta ancora, Danièle Obono, bersaglio dell’estrema destra, è stata eletta al primo turno con il 64% dei voti nell’intera circoscrizione. Sette punti in più rispetto a due anni fa.

Aggiornamento : alle 12:12 con il resto della serata e i risultati.

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