la Commissione europea ha pubblicato martedì la sua valutazione delle finanze pubbliche degli Stati membri dell’Unione; e le sue raccomandazioni. Per quanto riguarda il Belgio, non aveva molto da dire. E per una buona ragione: il nostro Paese non ha presentato un progetto di bilancio 2025, né un piano di aggiustamento pluriennale. Logica: mancano ancora due governi – quello federale e quello della Regione di Bruxelles.
Non siamo soli. L’Austria è nella stessa situazione. Altri Stati membri non hanno inviato alla Commissione né un progetto di bilancio per il prossimo anno (Spagna) né un piano pluriennale (Bulgaria, Germania e Lituania) a metà ottobre, come richiede il calendario europeo.
Leggi anche
La Commissione Europea apre la procedura per disavanzo eccessivo contro il Belgio
Il Belgio, ricordiamolo, ha ottenuto una scadenza: deve presentare i due documenti entro il 31 dicembre. Altrimenti ? La Commissione ha chiarito che non vuole speculare su tale possibilità. In altre parole: se sarà così, vedremo.
Sul lato di rue de la Loi, il primo ministro dell’Attualità, Alexander De Croo (Open VLD), ha proposto, d’intesa con Bart De Wever (N-VA), ancora impegnato nella creazione dell’Arizona, di elaborare un bilancio sotto forma di dodicesimi provvisori per i primi tre mesi del prossimo anno, ha riferito lunedì l’agenzia Belga. Capire: per ogni evenienza.
Leggi anche
Ritorno dell’austerità: tre domande per comprendere i problemi
Deficit eccessivo
Nel frattempo, dall’estate, il Belgio è soggetto a una procedura per disavanzo eccessivo. Secondo le previsioni autunnali della Commissione, il nostro deficit dovrebbe raggiungere il 4,6% del PIL quest’anno e, a politica invariata, aumentare nei prossimi due anni. Martedì la Commissione ha raccomandato al nostro Paese di riportarlo al di sotto del 3% entro la fine del 2027 nell’ambito di una procedura di aggiustamento di bilancio che durerà… 4 anni.
Leggi anche
Agenzie di rating: in Belgio S&P scommette su un governo federale di destra
Ops, questo, a priori, non ci va bene. Le nuove regole europee offrono la possibilità agli Stati membri di spalmare l’aggiustamento su 7 anni, attraverso riforme strutturali e investimenti. E il Belgio intendeva approfittarne. È piombo? NO. Il nostro Paese può sempre chiedere 7 anni quando presenterà il suo piano pluriennale. Diremmo: finora tutto bene?