Libano | Il cessate il fuoco con Hezbollah sarà approvato “questa sera”, annuncia Netanyahu

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(Gerusalemme) Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che il gabinetto di sicurezza adotterà “stasera” un cessate il fuoco con Hezbollah in Libano.


Inserito alle 6:28

Aggiornato alle 13:27

Marc JOURDIER, con Layal ABOU RAHAL a Beirut

Agenzia -Presse

Il primo ministro ha subito chiarito che Israele “risponderà” se Hezbollah dovesse violare la tregua.

Martedì Israele ha aumentato i suoi bombardamenti aerei sul centro di Beirut e sui sobborghi meridionali, roccaforte di Hezbollah, dopo gli appelli all’evacuazione.

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AGENZIA FOTOGRAFICA FRANCE-PRESSE

Un pompiere combatte un incendio sul luogo di un attacco aereo israeliano che ha preso di mira il quartiere di Shiyah, nella periferia meridionale di Beirut, il 26 novembre 2024.

Nel tardo pomeriggio l’esercito israeliano ha effettuato nuovi attacchi nei quartieri del cuore della capitale, dai quali gli abitanti sono fuggiti in preda al panico.

In precedenza aveva bombardato un edificio che ospitava sfollati, uccidendo almeno sette persone secondo le autorità libanesi.

Un deputato di Hezbollah, Amin Cherri, ha accusato Israele di voler “vendicarsi dei libanesi” prima di un possibile cessate il fuoco.

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FOTO IBRAHIM AMRO, AGENCE FRANCE-PRESSE

I soccorritori libanesi arrivano sul luogo di un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un edificio nella capitale, il 26 novembre 2024.

L’esercito israeliano ha riferito nel pomeriggio di oltre 20 proiettili sparati dal Libano contro Israele. Ha anche riferito di attacchi nel sud del Libano e di un’operazione di terra nella “regione del fiume Litani”, a nord della quale Israele dice di voler respingere Hezbollah.

Israele “non ha scuse” per rifiutare un cessate il fuoco, ha detto martedì il ministro degli Esteri dell’Unione Europea Josep Borrell, con i ministri degli Esteri del G7 che hanno espresso sostegno per “un cessate il fuoco immediato”, ritenuto “a portata di mano” da Berlino.

L’ONU, da parte sua, ha ribadito la sua richiesta di un “cessate il fuoco permanente” in Libano, Israele e Gaza.

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, tuttavia, ha avvertito che il suo Paese agirà “con la forza” in caso di violazione di un accordo.

“Non affidabile”

La guerra che infuria dall’ottobre 2023 nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas si è estesa al Libano dopo un anno di scontri a fuoco su entrambi i lati del confine israelo-libanese, che hanno provocato lo sfollamento di decine di migliaia di civili in entrambi i paesi.

Secondo il sito americano Axios, l’accordo si basa su un progetto americano che prevede una tregua di 60 giorni durante i quali Hezbollah e l’esercito israeliano si ritirerebbero dal Libano meridionale per consentire all’esercito libanese di schierarsi lì.

Comprende la creazione di un comitato internazionale per monitorarne l’attuazione, ha aggiunto Axios, precisando che gli Stati Uniti avrebbero assicurato il loro sostegno all’azione militare israeliana in caso di atti ostili da parte di Hezbollah.

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FOTO IBRAHIM AMRO, AGENCE FRANCE-PRESSE

Un edificio distrutto da un attacco aereo israeliano che ha preso di mira il quartiere di Shayyah, nella periferia sud di Beirut, il 26 novembre 2024

La mediazione si basa sulla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ha posto fine alla precedente guerra tra Israele e Hezbollah nel 2006, e stabilisce che solo l’esercito libanese e le forze di pace possono essere schierati al confine meridionale del Libano.

Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, alleato di estrema destra di Netanyahu, ha affermato che un cessate il fuoco sarebbe “un grosso errore”.

Per Nahum Donita, 60enne residente a Tel Aviv, “è chiaro che non ci si può fidare di Hezbollah. Ma neanche il governo israeliano è degno di fiducia”.

Israele afferma di voler neutralizzare Hezbollah nel sud del Libano per proteggere la sua popolazione. Il movimento sciita, duramente colpito da settembre, ha assicurato che combatterà Israele finché continuerà l’offensiva a Gaza contro il suo alleato Hamas, pur dichiarandosi disponibile a un cessate il fuoco.

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FOTO IBRAHIM AMRO, AGENCE FRANCE-PRESSE

Il fumo si alza dal luogo di un attacco aereo israeliano che ha preso di mira la periferia meridionale di Beirut, il 26 novembre 2024.

Secondo il Ministero della Salute, dall’ottobre 2023 in Libano sono state uccise quasi 3.800 persone, la maggior parte dallo scorso settembre.

Da parte israeliana, in 13 mesi furono uccisi 82 ​​soldati e 47 civili.

22 morti a Gaza

L’esercito israeliano continua anche i suoi attacchi sulla Striscia di Gaza assediata, dove martedì, secondo la Protezione Civile, almeno 22 persone sono state uccise, di cui 11 in una scuola che ospitava sfollati nel nord.

All’inizio dell’inverno migliaia di sfollati cercano, con mezzi irrisori, di proteggersi dalla pioggia e dal freddo.

“Cerchiamo il più possibile di evitare che l’acqua piovana penetri nelle tende in modo che i bambini non si bagnino”, dice Ayman Siam, un padre rifugiato a Gaza City, nel nord.

L’inverno sarà “orribile”, ha avvertito Louise Wateridge, portavoce dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), mentre gli abitanti di Gaza “non hanno le cose più basilari da 13 mesi: niente cibo, niente acqua, nessun riparo. ”

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FOTO BASHAR TALAB, AGENCE FRANCE-PRESSE

Sono stati scavati dei canali per cercare di alleviare le inondazioni in un campo per sfollati palestinesi ad al-Zaywayda, nel centro della Striscia di Gaza.

La guerra è stata innescata dall’attacco senza precedenti lanciato da Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, che ha provocato la morte di 1.207 persone da parte israeliana, principalmente civili, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali, inclusi ostaggi uccisi o morti in cattività.

L’offensiva israeliana portata avanti per rappresaglia a Gaza ha provocato almeno 44.249 morti, la maggior parte dei quali civili, secondo i dati del ministero della Sanità di Hamas, ritenuti attendibili dall’ONU.

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