Cosa accadrebbe se il Nuovo Fronte Popolare vincesse le elezioni legislative?

Cosa accadrebbe se il Nuovo Fronte Popolare vincesse le elezioni legislative?
Cosa accadrebbe se il Nuovo Fronte Popolare vincesse le elezioni legislative?
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La campagna per le elezioni legislative del 30 giugno non ha avuto tregua in Francia. Tra la sinistra rappresentata dal Nuovo Fronte Popolare (NFP) che riunisce tutta la sinistra francese (senza i socialisti affiliati al clan presidenziale) e il Raggruppamento Nazionale, al quale aderiscono i repubblicani di Éric Ciotti e alcuni membri del partito di Éric Zemmour, gli scambi sono accesi e talvolta vanno oltre le regole della cortesia.

Infatti, con l’avvicinarsi delle elezioni legislative del 30 giugno e del 7 luglio, la sinistra e l’estrema destra si attaccano a vicenda. Oltre al conflitto israelo-palestinese, sono l’immigrazione, la politica dei visti e il rapporto della Francia con gli stranieri a dividere i sostenitori di Jean-Luc Mélenchon e Marine Le Pen. Sostenitori di Olivier Faure e Jordan Bardella.

E se il Nuovo Fronte Popolare vincesse le elezioni domenicali? Dovresti già sapere che la PFN è una coalizione di diversi partiti di sinistra. Si tratta principalmente di France Insoumise, del Partito Socialista, degli Ecologisti e del Partito Comunista, ma anche di Place publique, Génération.s, della Sinistra Repubblicana e Socialista, della Sinistra Ecosocialista e del Nuovo Partito Anticapitalista. Il PFN nasce all’indomani delle elezioni europee del 9 giugno 2024 che hanno visto la vittoria del Raggruppamento Nazionale con oltre il 31% dei voti.

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Le minacce provenienti dall’estrema destra verranno revocate

È questa vittoria dell’estrema destra alle elezioni europee che ha generato l’unione della sinistra e se l’NFP otterrà la maggioranza nell’Assemblea nazionale francese, al termine del secondo turno che si svolgerà il 7 luglio 2024, il i partiti che lo rappresentano dovranno formare il futuro governo chiamato a convivere con la presidenza di Emmanuel Macron. Ma va detto che non ci saranno grandi cambiamenti, soprattutto a causa delle divergenze che minano i partiti che compongono il Nuovo Fronte Popolare.

Tuttavia, in caso di vittoria della sinistra in queste elezioni legislative, molte minacce verranno eliminate, in particolare quelle dell’estrema destra contro gli stranieri e la politica dell’immigrazione in Francia. Ad esempio, la politica fondiaria che la RN di Marine Le Pen intende mettere in discussione, così come la politica di ricongiungimento familiare che cerca di limitare.

Nessuna messa in discussione del diritto fondiario e degli accordi franco-algerini del 1968

Inoltre, se la sinistra tornasse a Matignon, gli accordi del 1968, che vincolano Algeria e Francia sulla questione dell’immigrazione e della circolazione delle persone, non verranno messi in discussione. A differenza dell’estrema destra che vuole rimetterli in discussione, anche al di fuori dei negoziati Stato-Stato, e perfino di Renaissance di Macron, che intende aprire un negoziato con le autorità algerine per rinegoziarli. Inoltre, alcuni candidati del RN sostengono addirittura la remigrazione degli algerini, durante le sue uscite pubbliche e mediatiche.

In ogni caso, se la sinistra vincesse queste elezioni legislative, saranno diversi partiti a vincere e che saranno chiamati a formare un governo di sinistra. Il PS, il PCF, la LFI e i Verdi, tra gli altri, dovranno sedersi attorno a un tavolo e discutere tutte le questioni che preoccupano i francesi, compresa quella dell’immigrazione, di cui la Francia ha ancora bisogno. Troveranno sicuramente il modo migliore per organizzare questa immigrazione economica, in particolare scegliendo lavoratori qualificati e altri specialisti in determinati settori di attività.

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