A Narbonne, le ambizioni solidali della Casa degli Amici

A Narbonne, le ambizioni solidali della Casa degli Amici
A Narbonne, le ambizioni solidali della Casa degli Amici
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Mercoledì 26 giugno pomeriggio, presso il Centro Sociale e Culturale Nelson Mandela, dopo il Festival del Centro, si è tenuta l’Assemblea Generale della Casa degli Amici, che presiede anche al Forum sulla piazza omonima. Christina Pélegrin, la sua presidente, vuole guardare oltre l’aumento dei bisogni e far vivere positivamente l’associazione nel presente.

La piazza antistante il Centro Sociale e Culturale Nelson Mandela ha risuonato dei suoni della festa per tutto il pomeriggio di mercoledì 26 giugno alla presenza dei bambini, delle famiglie e dei partner del centro che erano presenti e conducevano i laboratori. Le attività del centro sono numerose, pensate per soddisfare le esigenze delle diverse fasce d’età, spaziando dai laboratori creativi o di danza per i più piccoli all’assistenza amministrativa, all’introduzione all’inglese, alla cucina o ai soggiorni per gli anziani.

Alle 16,30 si è svolta l’Assemblea Generale. Christina Pélegrin ha elaborato una constatazione obiettiva: “la precarietà aumenta e con essa le ingiustizie sociali; aumentano anche i bisogni. Nel 2023, nelle due strutture, sono state accolte 7.652 persone a livello di accoglienza locale o di mediazione amministrativa. .” Il suo obiettivo dichiarato è quello di “portare la Maison des Potes nel 21° secolo”. “Dobbiamo vedere più in alto, più lontano, più ampio. Nel 2024 abbiamo progetti di workshop per permettere a tutti di muoversi verso l’emancipazione. Abbiamo anche il progetto di aprire uno spazio di accoglienza tra il Forum e il Centro Nelson Mandela, rue de l’étoile, accanto al Conservatorio, per investire nel cuore della città, per raggiungere i residenti e coinvolgerli nelle nostre azioni.”

La Maison des Potes, in occasione del suo incontro annuale, ha lanciato un appello per le donazioni.
Indipendente – CHRISTOPHE BARREAU

Anche lei ha lanciato un appello. “I volontari sono la nostra risorsa essenziale. Di fronte al calo dei finanziamenti pubblici, abbiamo fatto ricorso alla sponsorizzazione aziendale e il loro aiuto ci ha permesso di mantenere la barca fuori dall’acqua. Se le persone vogliono dare, danno da loro stesse, sono benvenute a dare se stesse essere volontario è un vero arricchimento.”

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