Presto sarà possibile navigare tra gli aerogeneratori in mare (ma non troppo vicino)

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È venerato dagli appassionati di vela e dai promotori delle energie rinnovabili. Nella mitologia greca, Eolo era un marinaio molto dotato, a cui Zeus diede il potere di risvegliare o placare i venti.

Al largo di Saint-Brieuc, il suo nome è pronunciato ogni giorno da chi applaude o odia il nuovo parco eolico offshore. I suoi 62 pali, alti 207 metri, dovrebbero produrre 1.820 gigawattora all’anno, ovvero quasi il 10% del consumo elettrico bretone. Secondo impianto francese di questo tipo dopo quello di Saint-Nazaire, il parco eolico offshore è pienamente operativo dalla fine di maggio.

Le attività marittime riprendono il 1 luglio

Un mese dopo questa messa in servizio ufficiale, la prefettura marittima ha appena annunciato che le attività marittime potranno riprendere dal 1° luglio. Sono vietati su tutto il territorio dal 21 marzo 2023 per consentire l’avanzamento del cantiere. Ma attenzione, ci sono delle regole da rispettare.

Precisiamo innanzitutto che possono entrare nella zona solo le imbarcazioni di lunghezza inferiore a 25 metri e ad una velocità non superiore a 12 nodi (22 km/h). È inoltre vietato avvicinarsi a qualsiasi imbarcazione nel raggio di 50 metri dagli aerogeneratori e nel raggio di 200 metri dalla cabina elettrica.

Un sistema di identificazione obbligatorio

Nel parco è vietato anche l’ancoraggio, salvo casi di emergenza. Allo stesso modo, non tutte le attività acquatiche sono consentite. Pertanto, i dispositivi aerotratti come il kitesurf sono vietati, così come le immersioni subacquee. I diportisti che desiderano avventurarsi nella zona dovranno collegare anche il proprio sistema di identificazione automatica (AIS) durante la notte e in caso di visibilità ridotta.

Il 7 maggio 2021, i pescatori hanno manifestato la loro rabbia radunandosi attorno al cantiere del parco eolico di Saint-Brieuc.– M. Pattier

Per quanto riguarda i pescatori, molti dei quali si sono opposti al progetto del parco eolico da quando l’appalto è stato assegnato nel 2011, anche loro ritroveranno il loro giardino nei prossimi giorni. “La riapertura del parco agli utenti, compresa la pesca professionale, è prevista per il 1° luglio 2024. Lo Stato, il comitato dipartimentale della pesca della Côtes-d’Armor e l’operatore stanno lavorando insieme in questa direzione”, precisa la prefettura marittima.

Prossimi controlli sul territorio

Per controllare la ripresa delle attività, lo Stato prevede di schierare nella zona la gendarmeria marittima, le dogane, gli affari marittimi e la marina nazionale “con un approccio educativo al fine di sensibilizzare sulle normative in vigore”. I trasgressori alla fine possono essere puniti. Le telecamere e i sistemi di sorveglianza installati dall’operatore Ailes Marines per garantire la sicurezza delle sue installazioni potrebbero “servire come prova in caso di perseguimento dei trasgressori”, avverte Prémar.

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