Legislativo: un ex consigliere di Macron si oppone “alla pericolosa tentazione né di RN né di LFI”

Legislativo: un ex consigliere di Macron si oppone “alla pericolosa tentazione né di RN né di LFI”
Legislativo: un ex consigliere di Macron si oppone “alla pericolosa tentazione né di RN né di LFI”
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Philippe Grangeon, ex consigliere di Emmanuel Macron ed ex capo di En Marche, ha messo in guardia venerdì il suo campo contro “la pericolosa tentazione né di RN né di LFI”, chiedendo “istruzioni chiare” la sera del primo turno delle elezioni legislative a favore di tutti “i candidati che si opporranno” alla RN.

Trova su le nostre pagine dedicate i candidati della vostra circoscrizione elettorale e, il 30 giugno alle ore 20, i risultati del primo turno delle elezioni legislative Parigi, Lione, Marsiglia e in tutta la Francia.

“Voglio mettere in guardia la mia famiglia politica contro la pericolosa tentazione di ni-ni (né RN né LFI). Questa scelta politica ambigua potrebbe infatti, nella dinamica attuale, favorire l’ascesa al potere del Raggruppamento Nazionale”, scrive Philippe Grangeon in un articolo indirizzato all’AFP.

Per questo cofondatore di En Marche, socialdemocratico, “mettere su un piano di parità l’estrema destra e La France insoumise, che è solo una parte della coalizione del Nuovo Fronte Popolare, è pericoloso”.

Sostiene che oltre agli Insoumi, di cui “non condivide in alcun modo le idee radicali, gli eccessi antisemiti di alcuni leader e gli eccessi permanenti”, l’alleanza di sinistra è anche “formata da socialisti, ecologisti e comunisti, la stragrande maggioranza dei i cui leader politici sono donne e uomini rispettabili”.

“Istruzioni chiare”

Mentre il presidente della Repubblica Emmanuel Macron non ha ancora deciso pubblicamente la posizione del campo presidenziale domenica sera del primo turno, ma sembra orientarsi verso uno slogan “né RN né LFI”, Philippe Grangeon invoca “senza sostenendo” che la maggioranza dia “istruzioni chiare”.

Vale a dire che “nel caso in cui i suoi candidati non siano qualificati per il secondo turno, dovranno chiamare a votare i candidati che si opporranno al Raggruppamento Nazionale. Quando appariranno in triangolari in cui la loro permanenza potrebbe avere la conseguenza di aiutare il candidato di estrema destra a vincere, dovranno ritirarsi”.

Per sostenere le sue affermazioni, Philippe Grangeon, che è stato consigliere speciale di Emmanuel Macron tra il 2019 e il 2020, invita in particolare a tenere “a memoria che in due occasioni, nel 2017 e nel 2022, tutte le forze politiche repubblicane hanno chiesto di votare a favore di Emmanuel Macron o per bloccare Marine Le Pen. Philippe Grangeon progetta soprattutto il futuro. In caso di maggioranza assoluta per la RN, “le forze politiche dell’opposizione dovranno poi dialogare e raggiungere un’intesa (…)”.

E nel caso in cui nessuno dei tre blocchi avesse questa maggioranza assoluta, “sarebbe allora possibile e auspicabile formare una coalizione di donne e uomini di buona volontà per governare il Paese”. “Ma questa ipotesi si basa su una condizione imperativa: che la maggioranza presidenziale indichi chiaramente ai suoi elettori che il principale avversario politico al secondo turno è il Raggruppamento Nazionale”, insiste.

Un altro camminatore storico si è unito venerdì alla posizione di Philippe Grangeon: “Non posso accontentarmi di una risposta sfumata, né-né, a una situazione priva di sfumature”, ha scritto su LinkedIn il presidente del gruppo SOS Jean-Marc Borello. Secondo questo dirigente del partito presidenziale vicino a Emmanuel Macron, “il nemico” “è l’estrema destra”. “Qualunque cosa ci costi, e qualunque sia l’alternativa, votiamo contro l’estrema destra”, ha insistito.

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