Nuova “Era” in Senegal: il tempo dei forfait!

Nuova “Era” in Senegal: il tempo dei forfait!
Nuova “Era” in Senegal: il tempo dei forfait!
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Lo voleva. Ce l’ha fatta!
Il signor Ousmane Sonko, Primo Ministro e co-Presidente della Repubblica del Senegal, ha deciso di liberarsi dalle prescrizioni della nostra Costituzione e di autodeterminare dei corridoi, al di fuori delle Istituzioni della Repubblica.
Il Proconsole della scena politica e i suoi sostenitori, seguaci della servitù volontaria, hanno oltrepassato una nuova linea rossa. È doloroso sentire i deputati di Yewwi, gli intellettuali organici del potere e gli are della stampa della deferenza e della connivenza, fare discorsi di grave indegnità repubblicana.
Dire che il Primo Ministro Ousmane Sonko ha ragione a non sottomettersi all’obbligo costituzionale di fare una Dichiarazione di Politica Generale (DPG), o a subordinarla alla revisione di alcuni articoli del Regolamento Interno dell’Assemblea Nazionale, è più di una semplice affermazione fuga. Si tratta innegabilmente di una pericolosa frode politica!
Affermare che la “frode” e altre “manipolazioni” degli articoli del Regolamento interno dell’Assemblea nazionale rendano impossibile l’applicazione dell’articolo 55 della nostra Costituzione è un’offesa alla salute mentale dei nostri connazionali, un surrogato tanto ripugnante quanto pernicioso!
L’incoerenza di posizione del signor Ousmane Sonko (MOS) e del suo clan è evidente.
I furfanti e gli altri pazzi che accompagnano il MOS nel suo tentativo di dissacrare le nostre Istituzioni, affermano di aver avvertito l’ex Primo Ministro, Amadou BA, della natura illegale della creazione di un DPG.
Perché allora erano presenti parlamentari ebrei durante questa esercitazione?
Perché allora avevano presentato una mozione di censura?
Quanti comportamenti propri del normale funzionamento di un’Assemblea Nazionale!
Richiamare il Regolamento interno dell’Assemblea nazionale nella sua insufficienza a rifiutarsi di rispettare un obbligo costituzionale, non significa forse sostenere che tutte le decisioni, tutte le leggi approvate dall’Assemblea nazionale dal 2022, portano il sigillo dell’illegalità? Quindi non è valido?
In realtà, questo argomento specioso è una deriva anti-repubblicana, un’accusa violenta contro lo Stato di diritto.
Perché la Costituzione è la nostra Carta Fondamentale, la nostra Legge Suprema contro la quale nessun’altra legge è opponibile!
Più che una semplice gerarchia di norme da rispettare, si tratta di un promemoria della nostra comune accettazione del posto centrale e unico della nostra Costituzione nella Repubblica e nella convalida dello Stato di diritto.
Mettere in discussione la nostra Costituzione basandosi su un Regolamento interno, anche quello dell’Assemblea Nazionale, è una menzogna scandalosa.
In verità, il rifiuto del MOS di confrontarsi con la Rappresentanza Nazionale può essere spiegato in due modi:
Innanzitutto perché il MOS dimostrerebbe ai nostri Connazionali che non esiste un “Progetto”. E che, così facendo, metterebbe a repentaglio il futuro di un potere costruito su false basi
Quindi, realizzare questo DPG sarebbe, in sostanza, un semplice rinnovamento degli Assi e degli Orientamenti principali del PES del Presidente Macky Sall. Un disastro e, soprattutto, un rischio fatale da non correre!!!
Pertanto MOS si ritiene al di sopra delle Leggi.
Padrone del potere e beneficiando della diserzione del campo di battaglia di un’opposizione paralizzata dalla sconfitta elettorale, dal crollo di buona parte della stampa, dal silenzio colpevole di alcune istituzioni, della società civile e di accademici ferocemente aggressivi contro Macky Sall, il MOS è in delirio totale.
Il potere può farti impazzire e, nel profondo, MOS ripete costantemente la famosa frase di Luigi XIV: “Lo Stato sono io”!
Tuttavia, per le sue posizioni e il suo comportamento, MOS somiglia piuttosto all’altro Napoleone, “Le Petit”.
Quindi potremmo anche chiamarlo “Ousmane le Petit”!!!

La GROTTA
(Unità Supporto Monitoraggio Strategico) dell’APR.

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