Françoise Fabian, Maud d’amour – Libération

Françoise Fabian, Maud d’amour – Libération
Françoise Fabian, Maud d’amour – Libération
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Cinema

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In occasione dell’omaggio dedicato dal festival La Rochelle Cinéma all’attrice, da sempre identificata con il suo ruolo in “Ma Nuit chez Maud” di Eric Rohmer, uno sguardo al suo percorso incandescente e incarnato.

“Considero questo il mio primo ruolo.” Primo ruolo da protagonista: Maud per l’eternità. Anche se Fabian non è il personaggio principale – è il narratore a dire “La mia notte a” – lei è il nome del titolo e la padrona di casa del film. Siamo a casa sua. Nel suo film, in questo letto dove riceve. Françoise Fabian, durante il lavoro, è una donna che riceve visite. Da un tenero amico (Antoine Vitez in La mia notte da Maud), di un corteggiatore libertino (Maurice Ronet in Raffaello il dissoluto), un compagno distratto (Marcello Mastroianni in Ciao artista). È una donna che aspetta qualcuno e qualcosa. Parlare. Conversare, iniziare un languido dialogo filosofico. Il festival di La Rochelle gli rende omaggio in sua presenza (l’incontro con il pubblico avrà luogo martedì 2 luglio alle 16).

A Rohmer deve essere piaciuto il modo in cui si è articolato. Articolazione flessibile e perfetta, appresa al conservatorio all’inizio degli anni ’50, Françoise Fabian sembra sempre sul punto di parlare in alessandrino. Dice che è dentro Bella giornata, dove interpreta una delle ragazze gioiose che circondano Deneuve, che Eric Rohmer ha notato e identificato come la “sua” Maud. Nel 1966 il personaggio fu scritto, anche se il film dovette aspettare tre anni per essere realizzato, finché Trintignant non divenne disponibile nel periodo natalizio. 1969, quindi, La mia notte da Maud, un film sublime di uno dei più grandi registi del mondo. ripeté Fabian, con la sua chiaroveggenza

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