A Combrit-Sainte-Marine, la Bretagna in testa alla classifica con Alain Le Quernec

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Per questa mostra originale, visibile tutta l’estate al Forte Sainte-Marine, l’artista Alain Le Quernec ha riunito più di 80 manifesti che testimoniano la storia della Bretagna, piccoli e grandi. “Lavoro per trasmettere la migliore immagine o messaggio possibile”, afferma il cartellonista di Quimper. Un’esigenza per se stesso che ha mantenuto durante i suoi 50 anni di carriera.

Sin dai suoi primi manifesti, realizzati per i balli studenteschi e i centri giovanili all’inizio degli anni ’60, l’artista ha sviluppato una passione per questa modalità espressiva. “Ho avuto la fortuna di lavorare in un periodo in cui c’era una forte richiesta di poster. Il manifesto politico è nato dagli avvenimenti del 1968. I muri erano ricoperti di manifesti», ricorda Alain Le Quernec, che sfugge completamente al successo di un’immagine.

“Giochiamo con i cliché”

Nel 1982, la CGT gli commissiona un manifesto per una conferenza sulle lotte sociali nel paese di Bigouden. Stampato in serigrafia nel laboratorio Kan Ar Mor di Douarnenez in circa 300 copie, da allora ha continuato ad essere ristampato ed è oggetto di una serie limitata per la mostra. “All’epoca, i lavoratori manifestavano con copricapi bianchi e bandiere rosse. Giochiamo con i cliché. Ho lavorato con quello del perdono dove sfiliamo con stendardi religiosi», descrive l’artista che presenterà anche un progetto di manifesti per i 100 anni delle lotte delle sardine a Douarnenez.

Altro luogo comune della Bretagna che devia per colpire meglio l’attenzione, il personaggio di Bécassine appare, con il pugno alzato, su un manifesto del Partito Socialista Unificato (PSU) del 1981. “Non piaceva ai movimenti bretoni. Gli attivisti si sono rifiutati di affiggere il poster. Al contrario, volevo rivendicarlo”, racconta Alain Le Quernec, al quale l’arte del manifesto gli ha permesso di esprimere i suoi punti di vista. Ha sempre pensato che ignorare Bécassine o censurarla fosse un errore. Metterà anche il suo talento al servizio di eventi significativi della storia della Bretagna, come la lotta antinucleare di Plogoff, l’affondamento del Bugaled Breizh o la fuoriuscita di petrolio dell’Amoco Cadiz. “20 anni dopo, ho voluto commemorare questo disastro con una serie Remember Amoco”, racconta l’artista che poi si distingue dall’immagine vista e rivista dell’uccello oliato accompagnata dal messaggio: “Mai più”.

In questo manifesto di Alain Le Quernec, Bécassine si fa portavoce di una rivendicazione identitaria positiva. (Alain Le Quernec)

“Ho fatto di tutto per non prendere la strada facile”

“Gli elementi per visualizzare la Bretagna sono numerosi, ma ho fatto di tutto per non prendere la strada facile”, spiega l’artista i cui manifesti accompagneranno le trasformazioni economiche della società bretone degli anni ’80 e ’90 con le sue conseguenze sull’industria e sulla pesca. “La pesca vuole vivere”, prodotto per la Federazione Finistère del PS nel 1995, risuona con particolare acutezza nel contesto attuale.

Si tratta di un disegno pubblicato a tutta pagina sul quotidiano Le Monde. “François Cuillandre, l’attuale sindaco di Brest, mi ha chiesto di riutilizzarlo. È così che ho iniziato la mia collaborazione di quasi 10 anni con Le Monde”, ricorda il Quimperois che ha del resto realizzato ritratti di Giscard d’Estaing, Sarkozy o Chirac per il Partito socialista di Quimper. Questi poster e tre creazioni uniche che rendono omaggio alla lingua bretone completeranno la mostra.

Il manifesto utilizza un disegno di Alain Le Quernec pubblicato su Le Monde: una tabella delle spese su cui appare uno squalo, e una tabella delle entrate, che mostra una lisca di pesce. (Alain Le Quernec)

Pratico

Mostra “Breizh” di Alain Le Quernec, dal 29 giugno al 1 settembre al Fort Sainte-Marine. Aperto tutti i giorni (escluso il martedì) dalle 14:30 alle 18:30 Prezzi: 5 €, biglietto abbinato all’Abri du marin che presenta la mostra “Costruire barche, dalla pesca al diporto”; 3€ intero; € 1,50 tariffa ridotta; gratuito per i bambini sotto i 12 anni.

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