TRIBUNA
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Più di duecento professori, ricercatori e collaboratori del Collège de France lanciano un appello per opporsi ai candidati di estrema destra durante i due turni delle elezioni legislative. Una posizione che non deriva da un a priori politico ma dalla constatazione che il suo programma nuoce alla ricerca.
Noi, professori, ricercatori e personale del Collège de France, determinati a difendere lo Stato di diritto e il principio di uguaglianza senza distinzione di origine, profondamente attaccati ai valori dell’Europa, facciamo appello alla comunità scientifica e a tutti i cittadini bloccare i candidati di estrema destra durante i due turni delle elezioni legislative.
Questa posizione non deriva da un a priori politico ma dalla constatazione che il programma del principale partito di questo movimento (1), se lo leggiamo correttamente, mina gravemente l’indipendenza e l’apertura internazionale della ricerca. Questo programma non intende soltanto abolire il diritto fondiario, riservare l’assistenza sociale alle famiglie francesi o privatizzare la radiodiffusione pubblica; pretende inoltre di ridurre i diritti dei cittadini con doppia cittadinanza e di sottrarre la Francia ai controlli del diritto costituzionale e del diritto internazionale in settori essenziali come il ricongiungimento familiare e la lotta contro la discriminazione. Tante misure contrarie ai nostri valori.
Aderiamo all’appello recentemente lanciato da 800 ricercatori sanitari, con il supporto del pr
