i delfini fanno orecchie da mercante e continuano a campeggiare nel bacino di Chalutiers

i delfini fanno orecchie da mercante e continuano a campeggiare nel bacino di Chalutiers
i delfini fanno orecchie da mercante e continuano a campeggiare nel bacino di Chalutiers
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A bordo delle imbarcazioni diversi membri del collettivo di tutela del Parco Naturale Marino e dell’Osservatorio Pelagis. Equipaggiati con sbarre di metallo, cercavano, colpendo la fiancata delle loro barche, di fare rumore per guidare i delfini. Sfortunatamente, il clangore metallico non sembrò smuovere l’intrepido trio. I mammiferi hanno continuato a compiere una serie di piroette fuori dall’acqua facendo sognare un pubblico già conquistato.

Un’altra tecnica utilizzata dai soccorritori è quella di posizionare una grande rete attraverso la piscina per limitare la loro area d’azione. Il problema è che non è abbastanza grande da raggiungere il fondo della serratura. “Dipendiamo un po’ dalla loro volontà”, riconosce Fabien Demaret, ingegnere della National Stranding Network supervisionata da Pelagis. “Catturarli in una rete non servirebbe a niente. Potremmo far loro del male. »

Freno aggiuntivo, la serratura rimane chiusa durante la bassa marea. Dopo la chiusura alle 11:30, le squadre dovranno attendere fino alle 20:15 per intervenire nuovamente.

Pericolo umano

Fortunatamente questa situazione insolita non presenta rischi per i delfini. Sani, non mancano né acqua né cibo in piscina. “Il rischio principale potrebbe derivare da persone che tentano di avvicinarsi”, spiega Patrice Bernier, capitano della chiusa. “Per il traffico marittimo non è un problema. Navigano abbastanza lentamente da non rappresentare alcun pericolo. »

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